La ventunesima edizione del Battiti Live si è conclusa ieri sera, primo agosto 2023, su Italia 1. Al timone, insieme ad Alan Palmieri di Radio Norba, Elisabetta Gregoraci che co-conduce la kermesse made in Puglia oramai dal 2017. Lo show sembra essere totalmente strutturato su di lei, tanto che il backstage dove passano gli artisti per le brevi interviste di rito pre-performance viene definito il suo “cuore”. La nostra può vantare al proprio fianco anche una “Mini-Me”, Maria Sole Pollio, influencer da un milione di follower su Instagram che la ricorda moltissimo per presenza scenica ed empatia col pubblico. Due skill di cui Gregoraci è infatti assai carente. Se come personaggio da reality stile Gf Vip funziona, sul palco resta troppo legata alla scaletta, mostrandosi eternamente crocifissa a ciò che deve dire dopo. Non si gode il momento e, di conseguenza, non restituisce ai telespettatori un’impressione di spontanea leggerezza. In linea generale, la sua conduzione assume da sempre più i contorni di un capriccio che di una dirompente volontà personale. Perché Elisabetta Gregoraci non arriva?
Prima di tutto, è ingessata. Forgiata dal fuoco di mille pilates, i suoi outfit così barocchi le danno molta luce. La conduzione di Elisabetta Gregoraci ricorda un po’ quei momenti di imbarazzo in ascensore col vicino di casa che oramai siamo abituati a vedere da anni, ma a cui non abbiamo niente da dire. E ci sono sette piani da scendere insieme tra un sorriso di circostanza e una parola sul meteo (sperando di non scoprirlo negazionista del Climate Change). Ecco, anche quando chiacchiera con gli artisti nel backstage di Battiti Live non appare affatto interessata allo svolgersi dei fatti. Come solo un foglio Excel, ma molto colorato, inserisce il dato, in questo caso la domanda, e a posto così. In attesa che gli autori riempiano la celletta successiva. Se proprio.
Non scalpita, non è entusiasta, guarda tutto e tutti con l’aria che solo Baby George d’Inghilterra nei celebri meme di un tempo. Oltre a condurre lo show, balla con tanto di coreografia e presa ad angelo sul palco, canta ogni anno un sedicente “hit” diversa in coppia con Palmieri. Stavolta si intitola Uragano, ma, al solito, nessuno ne è stato realmente travolto. Nemmeno lei. Non c’è mai nulla di spiccatamente naturale nella “Vippona” Elisabetta mentre presenta come una Barbie-cyborg quello che dovrebbe essere il suo show.
Forse per eccesso di zelo, per timore di sbagliare, inserisce il pilota automatico e con quello arriva ogni volta sana e salva a fine puntata. Porta a casa la pelle, insomma, ma scevra da entusiasmi. L’unico picco dell’ultima edizione si è registrato quando, per un attimo dimentica di scaletta e pistolotti preconfezionati, al termine della solita performance danzereccia, se ne è uscita con: “Ma basta, io non c’ho più l’età!”, abbozzando perfino una mezza risata. Ecco, mostrasse più spesso questa autoironia apparirebbe maggiormente umana, senza confezione e accessori al seguito.
Il Battiti Live è e rimane una grande festa, piena di musica, colore e folklore. Forse la kermesse più identitaria e riconoscibile nel campionato dei vari “Festivalbar” in onda questa estate. Continua a trascinarsi al timone, però, il fardello di una conduttrice in cerca d’autore. Ma soprattutto di personalità e carisma. Si spera nel prossimo anno, che almeno ci si apra a una riflessione sulle capacità di coinvolgimento e restituzione liberi dal peso dell'aspettativa. Del pubblico e forse anche sua.