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Barbareschi a Ballando: “I miei figli sono stati privilegiati, ma un genitore deve insegnargli a cavarsela da soli”

Luca Barbareschi parla del rapporto con i suoi figli a Ballando con le stelle. L’attore ha sottolineato gli aspetti più spinosi del suo carattere, tornando anche sull’idea di volerli diseredare.
A cura di Ilaria Costabile
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Una trasmissione come Ballando con le stelle lascia ampio spazio al racconto dei singoli concorrenti che, puntata dopo puntata, raccontano qualcosa del loro vissuto. È il momento di Luca Barbareschi che ha parlato dell'essere genitore. Padre di sei figli, è stato contestato per aver detto che li avrebbe diseredati, ma ha spiegato

Luca Barbareschi parla del rapporto con i suoi figli

Diventare genitori è un lavoro a tempo pieno, che richiede un impegno totalizzante nei confronti dei propri figli, ed è quello che Luca Barbareschi cerca di spiegare nella clip che precede la sua performance a Ballando con le stelle. L'attore si è soffermato sulla necessità di indirizzare i giovani:

Abbiamo vissuto tra la Sardegna e Cortina, apparteniamo a quello 0,3 del mondo di privilegiati, ringraziamo il padre eterno e anche poi quel disgraziato che ti ha mantenuto fino a 23 anni, perché non è che sei stato in miniera. Quando ho detto che avrei diseredato i miei figli, la cosa ha fatto molto scalpore. C’è un momento nella vita in cui i genitori devono aiutare i figli a cavarsela da soli.

Barbareschi ha poi parlato anche del suo ruolo di padre, di come sia stato difficile separarsi dai suoi figli per motivi lavorativi e di come loro abbiano sofferto la sua lontananza:

Non sono un padre facile, ma non sono un  padre ipocrita, sono un padre molto onesto, molto affettuoso, generoso, si è sacrificato tutta la vita per loro. Io poi, andavo dove sta il lavoro, soprattutto agli inizi della carriera. Per i figli un giorno di assenza a quell’età è una vita, ogni volta che partivo.

L'attore si è poi soffermato su sua figlia Angelica: "È quella che ha sofferto di più la mia lontananza, perché mi sono separato che mia moglie era incinta. Le altre due sono grandi. Negli ultimi 30 anni ho sperato di ricevere una telefonata che inizi con come stai". Infine, poi, si lascia andare ad un pensiero piuttosto intimo:

Pur avendo avuto dei genitori non facili, ho chiamato mia madre ogni giorno della mia vita, e la prima domanda era sempre come va? Spero che possano andare avanti nel riconoscimento dell’amore che hanno avuto, che hanno e che avranno sempre. La cosa peggiore che possa succedere a un figlio è perdere il padre, senza averci fatto pace. Io morirò sereno perché le amerò fino alla fine della mia vita

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