Mediaset continua a puntare sulle sue certezze per la prossima stagione. Con la presentazione dei palinsesti 2022/2023, l'azienda conferma il sostanziale impianto che ha caratterizzato le tre reti principali nell'ultima edizione, con novità nei titoli di prima serata e nella fiction. Pochi stravolgimenti soprattutto nei passaggi cruciali della giornata, soprattutto a Canale 5, dove restano i volti di riferimento delle varie fasce del daytime: da Federica Panicucci a Barbara Palombelli, da Maria De Filippi a Barbara d'Urso.
Le parole di Berlusconi su Barbara d'Urso
E forse è proprio sul nome della conduttrice di Pomeriggio 5 che si può scovare la vera notizia di questi palinsesti. La conduttrice nei mesi scorsi era stata al centro di voci che la volevano fuori dall'azienda alla scadenza del suo contratto, il prossimo dicembre. Ipotesi mai veramente confermata e già allora contrastata da spifferi che viaggiavano in direzione opposta (ve lo avevamo spiegato qui, parlando del cambio di studio), definitivamente smentita nel corso della presentazione dei palinsesti, con Piersilvio Berlusconi che ha confermato la presenza della conduttrice al pomeriggio nelle prossime stagioni:
"Barbara D'Urso è una signora professionista, abbiamo rinnovato il contratto per le prossime stagioni. Resterà a Pomeriggio 5, per ora non sono previsti altri progetti ma troveremo il programma giusto perché ha esperienza unica".
Una conferma che era in un certo senso annunciata, a fronte della mancanza di elementi di prova di un possibile mancato rinnovo. Difficile ad oggi dire se le indiscrezioni dei mesi scorsi nascessero da elementi concreti, o se fosse uno degli effetti di quel moto popolare che negli ultimi anni ha fatto confluire sulla persona di Barbara d'Urso tutti i problemi della televisione italiana. D'Urso che è stata effettivamente ridimensionata nell'ultima stagione, con la perdita di due programmi (Live non è la d'Urso e Domenica Live) dopo aver avuto uno spazio enorme e debordante all'interno dei palinsesti di Canale 5 per alcuni anni. Da qui a parlare di una separazione drastica dopo vent'anni di collaborazione passa un mare.
La rivoluzione del daytime
L'amministratore delegato dell'azienda ha anche parlato dei cambiamenti apportati dal punto di vista editoriale proprio sul daytime, con la risposta alla necessità di bilanciare la percentuale di show con quella di attualità nei contenitori e spazi del daytime: "Sui contenitori del daytime ci stiamo lavorando, ci siamo resi conto che i gusti sono cambiati, stringenti sull’attualità e meno sullo show. Il cambiamento è avvenuto e i risultati parlano da soli."