Ballando con le stelle, Carlucci: “Prima coppia di concorrenti gay, ma non è un messaggio politico”
Milly Carlucci si prepara a tornare sulla pista di Ballando con le stelle, che riparte in prima serata da sabato 8 ottobre su Rai 1. Sarà l’edizione della ripartenza, dopo due anni segnati dalla pandemia, che si aprirà nel senso della leggerezza, spiega la conduttrice in un’intervista rilasciata a Chi. Eppure la presenza ingombrante di Enrico Montesano tra i concorrenti sembra andare in tutt’altra direzione, se si pensa che l’attore finì al centro di una burrascosa polemica per le sue posizioni no vax.
Milly Carlucci non vuole tornare sul tema Covid con Montesano
“Oramai siamo fuori dalla vicenda legata al Coronavirus e vorrei lasciarmi alle spalle certi temi, visto che il nostro compito è sempre quello di portare spensieratezza e leggerezza nelle case degli italiani”, spiega Milly Carlucci. Non sarà semplice, anzi forse impossibile, tralasciare quei temi per lo meno nella narrazione collaterale al programma, quella del pubblico che sui social di certo ricorderà di quando Montesano appena un anno prima proponeva di disdire l’abbonamento Rai consigliando di non seguire più i programmi generalisti.
Alex Di Giorgio balla in coppia con Moreno Porcu
La prima volta successe nel 2018, quando Giovanni Ciacci decise di esibirsi con Raimondo Todaro attirando non poche critiche. Quest’anno scenderà in pista Alex Di Giorgio, il nuotatore di fama internazionale, tra i primi personaggi nel mondo dello sport ad esporsi con un coming out. Ballerà insieme a Moreno Porcu, insegnante di danza, ed è la prima volta che due uomini gay partecipano insieme al programma, forse persino la prima volta che ballano insieme sulla tv pubblica. “È stata una sua richiesta. Voleva un maestro che avesse lo stesso vissuto e la stessa sensibilità. È un messaggio di inclusione e di normalità”, ha spiegato Milly Carlucci. Nessun messaggio politico, solo la risposta ad una responsabilità sociale: “Noi non facciamo alcun tipo di propaganda, ma ci limitiamo a raccontare uno spaccato della nostra società”.