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“Attaccata perché senza voce”, Alessandra De Stefano risponde alle critiche: “Siete il nulla”

La conduttrice de “Il circolo dei mondiali” pubblica su Twitter una risposta rabbiosa nei confronti delle critiche di alcuni colleghi della stampa.
A cura di Andrea Parrella
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Alessandra De Stefano usa Twitter per rispondere alle critiche e si rivolge direttamente ad alcuni colleghi della carta stampata. La direttrice di RaiSport, impegnata con Il Circolo dei Mondiali per raccontare ogni sera il campionato del mondo in Qatar, ha pubblicato in queste ore una risposta molto dura alle critiche che le sarebbero state rivolte nelle ultime settimane.

La correttezza è fondamento delle mia esistenza, del mio mestiere. Colleghi della carta stampata, e non solo, mi hanno attaccato perché ero senza voce!!! Hanno giudicato Il circolo dei mondiali su una sola puntata. Ignorato ascolti e share. Le menzogne mi indignano. Siete il nulla.

Queste le parole scritte d'istinto dalla responsabile della redazione sportiva Rai, storica giornalista del servizio pubblico, che in particolare si concentra su un dettaglio relativo alle prime puntate de Il circolo dei mondiali, quando la giornalista ha condotto il programma nonostante un evidente calo di voce che la rendeva quasi afona.

A non andarle giù, inoltre, sono le critiche rivolte al programma andato in onda per tutto il corso della manifestazione che ormai volge al termine, spin off dell'esperimento di successo Il Circolo degli Anelli, andato in onda ogni sera nel corso delle Olimpiadi di Tokyo. Impostazione simile, identici i volti di riferimento a partire proprio dalla conduttrice, passando per Yuri Chechi e Sara Simeoni. Diversa, naturalmente, la collocazione, così come il contesto televisivo e la stagione in cui il programma è andato in onda, discorso che andrebbe esteso ai Mondiali nella loro interezza, visto che si tratta della prima volta che un campionato del mondo di calcio si svolge in periodo invernale.

I risultati di ascolti del Circolo dei Mondiali, che De Stefano rivendica, sono stati altalenanti, per forza di cose legati all'interesse suscitato dalla partita andata in onda poco prima e il traino da essa generato. Non c'era un precedente con cui paragonare i numeri dell'esperimento televisivo ed è chiaro che ognuno possa fare le proprie considerazioni in merito. Se le parole di frustrazione di Alessandra De Stefano siano rivolte a qualcuno in particolare non è dato saperlo, visto che la sua invettiva manca di un destinatario diretto.

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