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Arisa: “Sono una donna matura, una storia d’amore? Solo con me stessa”

Arisa è ospite in collegamento con Verissimo per raccontare tutte le emozioni alla vigilia della finalissima di Amici. Un’edizione che l’ha esposta parecchio dal punto di vista emotivo. “Ho vissuto un anno da sola a Roma per il programma. Oggi so cosa voglio”.
A cura di Giulia Turco
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Arisa è ospite in collegamento con lo studio di Verissimo. A Silvia Toffanin racconta tutte le emozioni che precedono la finalissima di Amici 22, al termine di un’edizione che l’ha vista nuovamente nel ruolo di guida per i giovani talenti. È l’occasione anche per parlare della sua vita personale, quella vissuta a telecamere spente, in cui anche l’amore ha preso una nuova direzione.

Il rapporto di Arisa con l’amore

“È stata un’edizione molto particolare, mi ha vista espormi molto pubblicamente”, racconta la cantante che, qualche mese prima, si era lasciata andare aprendosi nello studio ad Amici alle sue debolezze. “Ha cambiato in me molte cose. Ho vissuto per un anno da sola a Roma e ho avuto modo di pensare a me stessa come non avevo mai fatto prima”, spiega alla padrona di casa a cuore aperto. “Il mio ultimo singolo racconta una storia d’amore che vivo tutti i giorni con me stessa. Oggi, a 40 anni, ho maturato consapevolezza. Non posso dire di stare bene così, ma se l’amore arriverà sarà un amore semplice, leggero, che mi fa stare bene”.

La scelta di non diventare una madre single

Di recente la cantante si è raccontata in una lunga intervista al settimanale Chi. Se in passato aveva preso in considerazione il desiderio di diventare mamma da sola, a prescindere dalla presenza di un’altra persona al suo fianco, oggi la pensa diversamente: “Mi è venuta voglia ma, sinceramente, ho pure cambiato idea. Non voglio prendermi cura di una persona da sola, voglio farlo con un compagno”, ha raccontato. Non mi va di concentrare la mia vita sulla vita di un altro e la vita di un altro sulla mia. E vivere questo rapporto simbiotico che non ha mai una mediazione”.

Oggi sa che vuole concentrarsi unicamente sul proprio bene e sulla sua serenità, che ha avuto percorsi altalenanti. Andare in terapia l'ha aiutata a conoscersi di più: "Ho capito un sacco di cose, meccanismi della mia infanzia, la paura dell'abbandono, il possesso… Ora è la prima volta dopo tanto che non ho un fidanzato e sto facendo un'esperienza conoscitiva nei miei confronti".

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