video suggerito
video suggerito

Antonino Cannavacciuolo ospite di Antonella Clerici: “La mia pacca sulla spalla? Bisogna meritarsela”

Antonino Cannavacciuolo è stato ospite di Antonella Clerici a È sempre Mezzogiorno. Lo chef ha parlato della finale di Masterchef, ma anche del suo approccio alla tv rivelando che, però, il suo mondo è pur sempre la cucina.
A cura di Ilaria Costabile
80 CONDIVISIONI
Immagine

Antonino Cannavacciuolo è stato ospite di Antonella Clerici nel contenitore mattutino di Rai1, ovvero È sempre Mezzogiorno. Lo chef, che ha presentato la finale di Masterchef in onda domani, giovedì 29 febbraio, su Sky Uno e Now, ma è stata anche l'occasione per soffermarsi in una bella chiacchierata con la conduttrice raccontando del suo lavoro a Villa Crespi: "Era il 2016. Mi sono tolto la giacca da cuoco e mi sono seduto accanto a Maradona, ospite nel mio ristorante. È stato un momento magico". 

Cannavacciuolo e la sua esperienza in tv

Da anni, ormai, Antonino Cannavacciuolo è diventato un personaggio più che noto in tv, ma il suo habitat resta pur sempre la cucina: "Io mi diverto di più in cucina che in tv, anche se mi vedi in tv sorridente in realtà faccio fatica. Mi diverto a stare in cucina in mezzo ai ragazzi ventenni pieni di energia positiva. Lì sto bene, sto in pace". A questo proposito, infatti, lo chef parla anche del modo in cui viene percepito in televisione:

Faccio in tv quello che faccio nella mia cucina: non recito mai, sono proprio così… Devo dire che le potenzialità per essere un personaggio tv le ha viste mia moglie… Quando ho iniziato a ricevere delle proposte per fare programmi tv è stata lei a ‘insistere’, perché ha visto qualcosa di cui non ero consapevole.

La fiducia nei giovani

Quello che più conta per lo chef campano è puntare sui giovani, è alla sua squadra che, infatti, attribuisce gran parte del merito dei suoi successi culinari: "Le sette stelle Michelin? Il successo non è mio, è del gruppo, della squadra, ragazzi di vent’anni che hanno voglia di mangiarsi il mondo". I ragazzi sono il futuro, è a loro che si deve dare fiducia:

Dobbiamo puntare sui giovani, basta dire che non sono capaci, a vent’anni hanno forza ed energia, dobbiamo dare loro fiducia e far capire che si può sbagliare. Non bisogna fermarsi alla prima bocciatura. Se i miei figli volessero fare il mio lavoro sarei contento di poter dare un seguito a quello che stiamo costruendo. Andrea non dice di voler fare il cuoco ma sta sempre con le mani in pasta… vedremo!

80 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views