Anticipazioni Belve, Stefania Nobile: “Neanche uno stupratore sarebbe stato trattato come noi”
Tra gli ospiti della terza puntata stagionale di Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani, ci sarà anche Stefania Nobile. La figlia di Wanna Marchi, finita al centro della trafila legale che travolse sua madre nei primi anni Duemila, racconta alla conduttrice di Rai2 come siano andate le cose e ribadisce alcuni concetti mai negati negli anni, nonché espressi da Marchi e Nobile nel documentario di recente uscita su Netflix.
Stefania Nobile e i metodi utilizzati da sua madre Wanna Marchi
Rispetto al raggiro ai danni delle vittime che poi hanno denunciato il loro meccanismo, Nobile ammette candidamente: "Alla Lotteria Italia vince uno, e gli altri? Non sono coglioni?". Il riferimento, naturalmente, è a tutte quelle persone che hanno abboccato nel corso del tempo alle loro televendite. Fagnani ha ribattuto: "Non entrano in tabaccheria e c'è la minaccia del malocchio". E Nobile nega: "Nemmeno da noi c'era minaccia. Se io le dico che lei ha il malocchio e le chiedo un tot di soldi, se me li dà è una cogliona, se mette giù è una furba. Basta con i disagiati". E quando Fagnani ribatte e contesta a Nobile di aver giocato sulle fragilità delle persone: "Eh ma tanto sempre qui arriviamo".
Le accuse per il trattamento subito
Tra le questioni trattate anche i metodi di vendita aggressivi di Wanna Marchi, al confine con l'offesa. "Non offensive, ma realiste", precisa Nobile: "vogliamo dire che son belli? Li mettevamo davanti allo specchio. Infine Nobile contesta la solerzia con cui sono arrivate le condanne e i provvedimenti nei loro confronti: "A loro non interessava arrestare due che facevano questo, interessava arrestare Wanna Marchi perché fa notizia, è diverso. Quindici novembre, ventiquattro gennaio arrestate, subito. Ma neanche per uno stupratore seriale si muovono così".