Anticipazioni Belve, Al Bano: “Guerra in Ucraina terribile, ma Putin un po’ di ragione ce l’ha”
Al Bano è uno degli ospiti della puntata di Belve del 7 marzo 2023 insieme a Bianca Balti e Giacomo Urtis. Il famoso cantante di Cellino San Marco ha toccato numerosi argomenti insieme a Francesca Fagnani, da Putin a Michael Jackson, passando per il dramma della scomparsa della figlia Ylenia.
Il commento su Putin e la guerra in Ucraina
Visto il successo musicale in Russia e l'amicizia con Putin, Francesca Fagnani ha chiesto ad Al Bano un commento sulla guerra in Russia. Il cantante crede che Vladimir Putin "in qualche modo una buona parte di ragione ce l'ha, ma ha anche la parte del torto". Ha proseguito:
L'Ucraina è sempre stata sotto la giurisdizione russa, la Nato se n'è appropriata. Questa guerra è terribile, squallida. Io non approvo quello che Putin ha fatto, chi lo approverebbe? Invadere come ha fatto quel Paese, mi ha dato fastidio. E non solo a me.
La Fagnani ha così chiesto al suo ospite se sarebbe dunque ancora disposto a suonare per il guerrafondaio russo: "Io suono e canterò sempre per il popolo russo. Putin è un russo e io ho cantato anche per lui. Mi auguro che succeda un miracolo, che questa guerra finisca. Io farei il concerto della pace, magari nella piazza Rossa e nella piazza di Kiev", la risposta prima che la giornalista incalzasse: "Nonostante quello che ha fatto Putin lo farebbe?", "Vediamo come finirà questa drammatica guerra e se ci saranno i presupposti", la nuova replica.
"Il dolore per la scomparsa di Ylenia lo sento ancora adesso"
Sulla scomparsa della figlia Ylenia, avvenuta nel dicembre 1993, ha commentato commosso: "È stato l'unico momento dove sono diventato un anticristo, un anti Dio. Mi sono sentito violentato da quella forza superiore che è Dio. Erano notti in cui per dormire prendevo il lexotan, erano quelle notti che non finivano mai neanche durante la giornata. Quel dolore che si fa sentire anche adesso. Ma io sono cristiano e mi sono detto: "Se lui l'ha perso e tutto continua, chi sei tu per ribellarti a questa realtà".
Al Bano ha poi risposto alla domanda riguardo la denuncia per plagio a Michael Jackson perché convinto che "Will you be there" fosse uguale alla sua "I cigni di Balaka": la corte stabilì però che non c'era plagio. Il cantante ha raccontato che la segnalazione gli arrivò dal figlio Yari che studiava in America, "L’accordo finale era che avremmo dovuto fare un concerto insieme e devolvere il ricavato ad associazioni per bambini. Avremmo potuto cantare insieme I cigni di Balaka, anche la parte corale. Insieme avremmo fatto un botto enorme".