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Anna Lou Castoldi: “I genitori dovrebbero andare oltre la paura, essere i primi fan dei propri figli”

Anna Lou Castoldi si è raccontata in un’intervista a cuore aperto con Francesca Fialdini. Dal percorso a Ballando con le stelle, passando per le sue fragilità, la ragazza ha trovato il modo di parlare anche della sua generazione.
A cura di Ilaria Costabile
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Ospite del programma pomeridiano di Rai1, Da Noi…a Ruota Libera, è stata Anna Lou Castoldi. La figlia di Asia Argento e Morgan, ora concorrente di Ballando con le stelle, si è raccontata in una intensa intervista a Francesca Fialdini, parlando anche del rapporto con i suoi genitori.

Il percorso a Ballando con le stelle

Protagonista dello show danzante di Rai1, Anna Lou Castoldi si apre in una chiacchierata a cuore aperto con la conduttrice di Rai1, nella quale mette a nudo le sue fragilità, parlando di come abbia iniziato un percorso per migliorare se stessa, ringraziando anche Milly Carlucci per l'opportunità che le ha offerto:

Allo specchio mi sono sempre vista come un mostro, oggi per il coraggio e l’impegno che sto dimostrando, mi darei un bell’otto! Ho cercato di farmi meno aspettative possibili, pensavo che ci sarebbero stati dei pregiudizi e invece ho ricevuto tanto calore. Milly Carlucci ha colto degli aspetti del mio carattere che io non sapevo neanche di avere.

La giovane non ha avuto remore nel parlare della dismorfia, di cui ha raccontato le difficoltà: "Sono timida, ma è molto bello rivedermi: sono fiera di ciò che sto facendo e del mio corpo. Allo specchio mi sono sempre vista come un mostro, oggi per il coraggio e l’impegno che sto dimostrando, mi darei un bell’otto". 

Anna Lou Castoldi e le fragilità dei giovani

Anna Lou parla in maniera schietta anche della sua generazione, di come spesso i gesti più estremi siano delle richieste di aiuto da parte di chi non ha gli strumenti necessari per mostrare i propri disagi. A questo proposito parla anche del ruolo che dovrebbero avere i genitori:

Le cose in compagnia migliorano, io non capivo come gli altri vivessero tranquillamente ogni giorno e per me invece la vita era un imbarazzo. Quando i ragazzi fanno gesti ribelli, sono richieste di aiuto, di attenzione: i genitori dovrebbero andare oltre la paura, essere i primi fan dei figli e supportarli anche solo con un abbraccio in più. Nei gesti bisogna riflettere sullo stato delle vittime, ma anche sui contesti in cui vivono i ragazzi. A volte agiscono perché non conoscono cosa sia amore e gentilezza.

Infine, non mancano anche delle considerazioni in merito ai commenti positivi che le sono arrivati in queste settimane di partecipazione a Ballando: "Le stesse persone che mi avevano criticata all’inizio, ora si sono ricredute: sono riuscita ad abbattere dei pregiudizi, ho stupito e ho reso fieri i miei genitori e questo mi emoziona"

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