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Verissimo 2024/2025

Andrea Piazzolla: “Per me Gina Lollobrigida era tutto, spero di rincontrarla un giorno”

Andrea Piazzolla si racconta a Verissimo parlando del suo rapporto con Gina Lollobrigida. Il 35enne ricorda il loro primo incontro e tra le lacrime confida: “Spero di poterla rincontrare un giorno”.
A cura di Ilaria Costabile
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Andrea Piazzolla, il factotum di Gina Lollobrigida, è stato ospite di Verissimo nella puntata di domenica 12 febbraio, dove ha provato a spiegare il suo rapporto con la grande diva, senza però riuscire a trattenere le lacrime nel ricordare i momenti trascorsi insieme sin dal loro primo incontro, fino ai problemi di natura giudiziaria che lo vedono coinvolto tutt'oggi.

Il primo incontro nel 2009

La conoscenza tra Andrea Piazzolla e Gina Lollobrigida è avvenuta per caso, come racconta il 35enne racconta che dichiara di non aver avuto contezza all'inizio di chi fosse e quanto fosse famosa l'attrice:

No, perché non guardavo mai la televisione, conoscevo Pinocchio e la fatina di Pinocchio e quindi quando andavo all’asilo, la maestra ci diceva cosa avete sognato questa notte, dicevo la fatina con i capelli blu, ma non sapevo che poi avrei avuto l’onore di poterla conoscere e di avere il suo affetto. Quando nel 2009 l’ho conosciuta, sapevo di dover incontrare la signora Gina Lollobrigida, ma non sapevo fosse la fatina di Pinocchio, quando me l’hanno detto ho pensato che fosse un segno del destino.

La loro collaborazione è iniziata grazie ad alcuni contatti che Piazzolla aveva reperito durante la sua permanenza lontano dall'Italia: "Sono passati dei mesi, prima di progetti lavorativi con me. Io ero stato a Dubai a 18 anni, conobbi e incontrai varie persone, finché una persona non mi disse che c’era una attrice internazionale e scultrice che voleva fare una mostra negli Emirati Arabi". Da quel momento passarono mesi e mesi di lavoro costante, finché, tornato a Roma, il giovane che già trascorreva gran parte del suo tempo con l'attrice, ricevette da lei la proposta di vivere nella sua abitazione romana: "Mi disse c'è una stanza qui, puoi restare quando vuoi". 

L'inizio del rapporto simbiotico con Gina Lollobrigida

Da quel momento, quindi, si instaura tra i due un rapporto che Piazzolla definisce "simbiotico" e costruito sulla base di un rispetto reciproco, una cura e un'attenzione che lui rivolgeva alla diva, sin dalle prime ore del mattino quando si accertava che fosse tutto sotto controllo e la notte fosse passata nel migliore dei modi:

Era un onore. Io sono stato definito in tutti i modi, il rapporto tra me e la signora Lollobrigida è difficile da spiegare e comprendere, perché vedono una diva famosissima, importantissima, ricca, dall’altra parte un ragazzo che ha avuto fortuna e l’onore di poterle stare affianco e quindi ovviamente ognuno può dare la sua chiave di lettura.

Silvia Toffanin, quindi, ha chiesto a Piazzolla se questo rapporto non avesse limitato la sua vita, anche nel rapporto con i suoi genitori che vedeva una volta all'anno e ha chiesto di provare a raccontare come fosse costruito un legame di questo genere:

Eravamo tutti e due felici. A mio avviso c’è tanto di più, come tutto. Come anche il mio supereroe, Gina Lollobrigida è una donna dalle capacità e una forza straordinaria, ha una marcia in più. Noi abbiamo condiviso tutto insieme, il nostro tempo, poi la cosa pazzesca da una parte la sua grande esperienza, dall’altra l’incoscienza, quando hai 25, 28, 30 anni credi ancora che tutto sia possibile quindi puoi essere d’aiuto a quella persona che ti sta accanto, non vedi la vita come un qualcosa che sta per terminare, abbiamo tantissimo tempo e dobbiamo viverla la vita. Non c’era qualcosa che non potevamo fare a causa dell’età.

La storia d'amore con la compagna Adriana

Nonostante questo legame che sembrava non lasciare spazio ad altro, nella vita di Andrea Piazzolla arriva una donna, Adriana, che diventa la sua compagna e dalla quale avrà anche una figlia, Gina. La loro storia, però, è stata vissuta sempre in presenza della Lollobrigida:

Quattro anni fa circa, ogni tanto c’erano degli amici che venivano a trovarci a casa, quando abbiamo iniziato a frequentarci io le ho detto che avevo un compito dicendole “non faremo mai nulla se lei non sarà con noi”. Anche quando è venuta la bambina che si chiama Gina, e credo che con Ginetta abbia colmato una fase della sua vita.

La questione del testamento

Con la morte della diva non sono mancati problemi di carattere giudiziario, relativi al testamento dell'attrice che, per metà, è stato devoluto proprio a Piazzolla, che sostiene di non aver mai voluto affrontare l'argomento quando la Lollo era ancora in vita e che attualmente deve affrontare due processi per "circonvenzione di incapace":

Mai. Quando lei qualche volta tirava fuori il testamento, non ho mai voluto che se ne parlasse. Io ho avviato una mia attività, che mi ha portato molto successo lavorativo, che sono stato pronto a mettere da parte e interromperla, quando la signora ha avuto una frattura del bacino e da lì mi sono occupato in maniera molto attenta e presente di lei.

Toffanin, quindi, affronta un'altra questione piuttosto discussa, ovvero il rapporto che Piazzolla intratteneva con Milko, il figlio di Gina Lollobrigida e suo nipote Dimitri: "Dimitri l’ho sempre trattato con estremo rispetto e quando purtroppo in famiglia c’erano dei problemi, che non sono riusciti a risolvere, e lì ne io ne lui abbiamo potuto fare niente". 

Il rapporto tra la Lollo e suo figlio è sempre stato piuttosto difficile, tanto che la diva non era presente nemmeno al primo matrimonio di Milko: "Lei mi ha sempre spiegato le sue ragioni e tutto è iniziato molto prima di quanto arrivassi io", afferma Piazzolla che chiarisce anche le presunte accuse su un divieto da parte sua imposto ai familiari dell'attrice: "C’è differenza tra dire “non me la fa vedere Andrea” e fare in modo di presentarsi a casa e avrebbero trovato il modo di chiarirsi". 

Il suo ruolo dopo la morte di Gina Lollobrigida

Oggi che la diva è scomparsa, Andrea Piazzolla ha lasciato la villa in cui vivevano a Roma, ma continuerà ad occuparsi del suo patrimonio artistico, come racconta anche a Verissimo, dove tra le lacrime afferma di non aver ancora realizzato la scomparsa di una donna che per lui ha significato tanto in questi anni:

Non ho bisogno di distorcere le cose. Oggi mi occupo di Gina. Ho avuto uno stacco con Gina molto pesante, quando i medici mi hanno detto che non c’era nulla da fare, io l’ho abbracciata, le ho detto grazie, le ho chiesto scusa, poi sono andato via, sono andato a casa, non sono passate neanche 24 ore che non stavamo più insieme e non ho voluto vederla senza vita, perché forse mi sto illudendo e spero di incontrarla da qualche parte, per adesso ho difficoltà a realizzare tutto questo.

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