Andrea Piazzolla: “Non prenderò l’eredità, andrà in un fondo dedicato all’arte di Gina Lollobrigida”
Andrea Piazzolla è stato ospite di Alberto Matano a La vita in diretta dove ha annunciato l’intenzione di rinunciare ai soldi che Gina Lollobrigida gli ha lasciato in eredità. L’ex assistente della diva l’ha ricordata commosso. “Gina per me era tutto. La mia giornata, il mio tempo. Condividevo con lei gli amici, tutte le occasioni, Natale, Capodanno. 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Era una donna che andava oltre, non è un caso che sia riuscita a ottenere il successo in tutto quello che desiderava fare: pittura, scultura, fotografia, disegno, canto e cinema. Ha dell’incredibile questa donna”, ha detto parlandone ancora al presente.
Andrea Piazzolla: “Non prenderò un centesimo dell’eredità di Gina”
Piazzolla ha quindi spiegato che non prenderà per sé i soldi ricevuti in eredità: “Questi soldi confluiranno in un fondo, un trust. Gina ha designato una persona che tutti conoscono, che è Orazio Pagàni, una persona capacissima, sensibile, una persona onesta. Continuerò a imparare da qualcuno, senza di lui non saprei da dove iniziare. Sono grato a Gina per questo ruolo. La promessa che le faccio è che non la tradirò mai. La metà che ha lasciato a me desidero che sia messa a disposizione per i suoi desideri, quindi far conoscere l’arte. La mia parte sarà totalmente messa all’interno del trust che si occupa di queste cose. Non prenderò nemmeno un centesimo. Lei desiderava non lasciare nulla al figlio, la sua volontà è nota. Mi rivolgo al figlio, gli chiedo di rispettare la volontà della madre e di mettere anche la sua metà per onorare quello che ha fatto la madre. Glielo chiedo pubblicamente”.
Il processo contro Andrea Piazzolla
“Gina ha provato qualche volta a tirare fuori il discorso parlando di quando non ci sarebbe più stata ma io ho sempre tagliato corto. Non sapevo che sarai stato il destinatario della metà del patrimonio”, ha spiegato ancora Piazzola, per poi cambiare argomento, passando a commentare il processo che lo vede imputato per circonvenzione di incapace:
Milko Skofic, Dimitri e Rigau hanno fatto questa denuncia nei miei confronti dicendo che ho allontanato tutti, isolato Gina, sfrattato il nipote e che sono sparite delle cose. Nel processo sembra sia stato dimostrato che lo sfratto fosse iniziato due anni prima che arrivassi io, che i rapporti tra Milko e la mamma non fossero buoni, e che la volontà di vendere determinate cose è venuta da Gina, non da me. Questo lo hanno detto i professionisti che si sono interessati alle vendite, non io. Dove sono finiti i soldi? Lo abbiamo spiegato anche in tribunale. Gina ha sempre avuto un alto tenore di vita, come una diva che vive nel suo splendore. Il reato di truffa si concretizza se c’è un ingiusto profitto patrimoniale.