Amici 24, la lettera di Francesca: “Prima faticavo ad alzarmi dal letto, questa scuola mi ha ridato la vita”

Nel daytime di Amici di venerdì 11 aprile, Maria De Filippi ha letto a tutti gli allievi una lettera scritta da Francesca Bosco, la ballerina che lavora insieme a Deborah Lettieri. La ragazza ha raccontato il periodo difficile che ha vissuto prima di entrare nel programma: "Lasciavo scorrere i giorni, caratterizzati da una bassa forza vitale. Pochi passi, nessuna iniziativa. Questa scuola mi ha ridato la vita".
La lettera di Francesca Bosco ad Amici
La ballerina ha voluto condividere le sue emozioni con gli altri allievi della scuola. In particolare, ha parlato del periodo difficile che ha vissuto prima di entrare nel talent: "La danza è il mio punto fermo, è il mio comfort, è il mio rifugio. La danza sono le parole che non riesco a dire, la danza mi permette di uscire dalla mia vita reale, di sentire amplificati i miei stati d'animo, di sentirmi più forte e chiara. Lo dico con convinzione perché nel periodo in cui mi sono allontanata da lei, era tutto più buio, più sfocato, più faticoso da vivere".
"Facevo fatica ad alzarmi dal letto"
Francesca l'ha definito "un autosabotaggio": "L'ultimo periodo prima di entrare qui, mi stavo trasformando in una persona passiva. Gli unici motivi per cui mi alzavo dal letto erano per andare a lezione, o se ero fortunata, in qualche giornata particolare, per fare uno spettacolo. E se queste due cose non erano in programmazione, lasciavo scorrere i giorni, caratterizzati da una bassa forza vitale. Pochi passi, nessuna iniziativa. Questa scuola mi ha ridato la vita, mi ha restituito la forza, la gioia, la voglia di conoscere le persone".
Sono sinceramente emozionata di condividere le mie giornate con i miei amici. Mi sento un disastro molto spesso, ma quando ballo mi sento grande, viva e importante e sento di valere qualcosa. Qui sto realizzando il mio più grande sogno e non vorrei svegliarmi mai.
Dopo la lettera, l'allieva si è lasciata andare a un lungo pianto liberatorio, accolto con affetto dal resto degli allievi. "