C’è chi dice che sia troppo brava per essere un talento alle prime armi nella scuola di Amici di Maria De Filippi. E questo è pressoché l’unico scampolo di critica che si legge online nei suoi confronti. Angelina Mango, classe 2001, è entrata nel talent di Canale 5 il 20 novembre scorso. Le sue performance sono diventate fin da subito virali, come l’impeccabile cover di Se Telefonando di Mina. Figlia d’arte del grande cantautore Pino Mango, è riuscita prima a convivere e poi a superare il peso di quel cognome così ingombrante semplicemente con la forza della propria voce. Ventidue anni, innamorata della musica e del suo fidanzato Antonio Cirigliano, la giovane ha dovuto fare i conti anche con la sempre scomodissima etichetta di “raccomandata”. Etichetta che si è scrollata di dosso senza troppa fatica, mentre i social proliferano di account adoranti. Tra questi, anche un profilo dal nome che vorrebbe essere profetico: "Angelina Mango Era”. È nata una popstar?
Cresciuta inevitabilmente a pane a musica in quel di Lagonegro, Basilicata, la cantante ha deciso in fretta quale sarebbe stato il proprio destino. Prima di partecipare ad Amici, aveva già rilasciato EP e inediti, potendo contare, tra gli altri, sul supporto creativo di Tiziano Ferro. Il giorno del suo ingresso al talent, è stata accolta anche da una frase di Arisa che ha scatenato diverse polemiche social: “Questa ragazza ha buon sangue”. Immediata la reazione di Twitter: “Viene da una famiglia di musicisti, è avvantaggiata”, “Avrebbe avuto tutte le carte anche fuori da lì, a differenza di chi parte da zero”. Se da un lato tali osservazioni sono del tutto comprensibili, c’è anche da sottolineare come il mondo delle sette note non pulluli di figli d’arte che sono riusciti a sdoganarsi dal proprio cognome. Anzi, la maggior parte di loro arrancano in un limbo di notorietà a tinte chiaroscure.
Paolo Antonacci, per esempio, anche nipote di Gianni Morandi, è autore, tra gli altri brani, anche di Sesso Occasionale e Tango di Tananai ma lamenta come, quando si scrive un articolo su di lui, vengano sempre menzionati il padre e il nonno. O l’insistenza nel porgli domande sul parentado, limitando quelle in merito al suo lavoro. Nonostante i conclamati successi, ha più volte raccontato quanto sia arduo affrancarsi dalla carriera di chi gli ha dato i natali. Ci sono pochi dubbi in merito al fatto che per Angelina sarebbe andata allo stesso modo, considerata anche la prematura scomparsa del compianto padre, avvenuta nel 2014 per un infarto sul palco. Esporsi alla ribalta di un talent che dura diversi mesi, mostrarsi studiare e cantare ogni giorno entrando nelle case degli italiani, per quanto non fosse la strada più facile, forse poteva essere davvero quella vincente per il talento di Angelina. E, con il senno di oggi, parrebbe trattarsi di una scommessa vinta.
In molti hanno sperato in una sua liaison con Wax, ma tra i due sembra esserci stata solo una bella amicizia. Anche perché ad aspettare la giovane cantante fuori dalla scuola televisiva c’è il fidanzato Antonio Crigliano, chitarrista che spesso si è esibito insieme a lei dal vivo sui palchi che Angelina aveva già calcato prima dell’approdo ad Amici. Tra le altre performance di rilievo, citiamo anche l’esperienza al Concertone del Primo Maggio. “Spero di non dover più dimostrare nulla, ma di divertirmi e basta”, con queste parole l’ugola d’oro 22enne aveva risposto alle polemiche già a dicembre 2022. E lo sta facendo.
Anche gli altri allievi della scuola, pur riconoscendo la sua superiorità vocale, non sembrano provare invidia nei suoi confronti. Anzi, più che un talent, quest’anno Amici pare una gita scolastica, funestata solo dalle troppe controversie tra i professori che litigano tra loro rovinando l’atmosfera serena che regna tra i ragazzi. Intanto, gli inediti di Angelina, Mani Vuote e Voglia di Vivere, volano altissimi su Spotify. Al netto delle chiacchiere, dunque, la giovane si sta facendo strada ad armi pari rispetto agli altri in gara, arrivando al cuore del pubblico a prescindere dal cognome che porta.
C’è già chi, sui social, la definisce “popstar”, anche per la sua spontanea capacità di interpretare diversi registri canori dall’intensità di Joni Mitchell a brani più leggeri, come fosse una sorta di camaleonte vocale. Se davvero si imporrà come nuova popstar italiana, sarà il tempo a dirlo. Per ora, è artefice di un percorso senza macchia e si è consapevolmente scelta la strada più sfiancante per raggiungere i propri sogni. Non si può che augurarle il meglio. Perché è esattamente ciò che è. E che merita.