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Ambra rivendica il discorso femminista al primo maggio: “Sono a disagio a parlare solo di vocali”

La conduttrice commenta quanto accaduto al Primo Maggio, dopo le critiche che le sono piovute addosso in seguito al suo intervento.
A cura di Andrea Parrella
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Il concertone del Primo Maggio 2023 non è stato avaro di polemiche. Per la sesta volta consecutiva alla conduzione c'era Ambra Angiolini, che in queste ore ha risposto nel merito di quanto accaduto a seguito dell'intervento di Carlo Rovelli, il matematico intervenuto sul palco di piazza San Giovanni che, in un passaggio relativo alla situazione del conflitto tra Russia e Ucraina, e al tema bellico in generale, ha attaccato il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Il discorso di Carlo Rovelli contro il ministro Crosetto

Successivamente Ambra ha sottolineato l'assenza di contraddittorio, cosa per la quale è stata bersaglio di critiche, ma in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera la conduttrice ha ribadito le sue ragioni: "Resto convintissima di quello che ho detto, l’ho fatto per una questione di umanità, di correttezza. Sul palco del Concertone non c’è alcuna censura, c’è libertà di espressione, io per prima non ho mai avuto pressione negli anni su cosa dire o cosa non dire, ma ognuno si prende le proprie responsabilità. E io l’ho fatto. La liturgia dei media vuole che quando si esprime la propria opinione, occorre sapere che se non è previsto un contraddittorio (e un concerto non è una tribuna politica) non si possa attaccare un assente. Io ho precisato questo, senza entrare nel merito. Sono meccanismi base della tv che ormai conosco bene anche se non c’è più Boncompagni che mi parla nell’orecchio. Ormai le ho imparate le regole, lui mi ha insegnato tutto molto bene".

Ad ogni modo era stato lo stesso Ministro Crosetto a rispondere a Carlo Rovelli, invitandolo a conoscerlo per capire le sue posizioni: "Inviterò a pranzo il Professor Rovelli così la prossima volta che parlerà di me lo farà avendo conosciuto me, le mie idee, sapendo cosa ho fatto e faccio ogni giorno per cercare la pace e fermare la guerra ed anche per sentire come si serve una nazione con serietà e rispetto".

Ambra difende il suo monologo al Primo Maggio

Ambra ha quindi risposto nel merito del suo intervento, relativo all'uguaglianza tra uomini e donne e criticato, anche questo, per aver minimizzato sulla questione linguistica di genere, con chiara illusione alle vocali alla fine delle parole: "Io sono fatta così. È importante la battaglia sulle vocali (avvocato/avvocata, ecc, ndr) ma io vorrei vedere i fatti, vorrei vedere la retribuzione femminile uguale a quella maschile, vorrei parlare di lavoro dopo la maternità. Mi sento a disagio a parlare solo di vocali".

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