Amadeus e Morandi omaggiano Mihajlovic a Sanremo: “Un grande uomo che ha sempre puntato sui giovani”
Sanremo Giovani apre con un doveroso pensiero rivolto a Sinisa Mihajlovic, morto a 53 anni dopo aver lottato contro la leucemia. Sul palco, la commozione di Gianni Morandi e Amadeus, che con l'ex allenatore del Bologna hanno condiviso la terza serata del Festival nel 2021. Il direttore artistico lo ha fortemente voluto per un duetto insieme ad Ibrahimovic sulle note di ‘Vagabondo’. "È a lui che vogliamo dedicare questa puntata che parla di giovani. Lui che da allenatore sui giovani ha investito tanto".
Il ricordo di Amadeus per Sinisa Mihajlovic a Sanremo Giovani
Come anticipato già dal collegamento con il Tg1, Amadeus ha aperto la finale di Sanremo Giovani con un omaggio a Sinisa Mihajlovic. "Io e Gianni vi diamo il benvenuto, ma siamo sinceri: non era questo l’inizio della trasmissione che avevamo pensato. Per milioni di persone oggi è una giornata triste per la scomparsa di un grande amico, grande uomo e campione. Volevamo iniziare questa puntata dedicandola a lui". Visibilmente scosso anche Gianni Morandi, tifoso ed ex presidente onorario del Bologna: "Oggi sono stato male per questa notizia, lo avevo sentito da poco. Lui è molto legato a Bologna, è lì che si è curato. Pensavo davvero che questa battaglia la vincesse".
Mihajlovic a Sanremo 2021 e l'intervista con Ibrahimovic
Il tecnico serbo è stato protagonista di un’intervista in coppia con Ibra, iniziata con alcune domande sul loro legame, nato in modo insolito. “La nostra amicizia è nata con una testata”, ha raccontato Sinisa con riferimento alla testata che Ibra diete durante una partita tra Juventus e Milan. Rimasero lontani per anni, fin quando il giocatore non passò all’Inter, dove ritrovò Mihajlovic. Poi nel luglio 2019 la scoperta della leucemia.
“Non avevo la forza di chiamarlo, quando l'ho fatto, non riuscivo a dargli forza e tanta energia”, ha raccontato Ibra. “Ma è stato lui a darmi forza, mi ha rassicurato. Mi dava coraggio, mi dava speranze, normalmente sono io a dare agli altri. Alla fine gli ho detto se posso fare qualcosa dimmelo e lui mi dice: ‘Mi serve un attaccante che può fare gol'. E ha iniziato a chiamarmi tutti i giorni”.
La morte di Sinisa Mihajlovic per la leucemia
Sinisa è morto dopo tre anni di lotta contro la leucemia. Negli ultimi giorni le sue condizioni di salute erano peggiorate ed era stato costretto ad un ricovero in una clinica romana. La notizia è arrivata con dolore da parte della sua famiglia. Tantissime le parole da parte del mondo del calcio, ma anche di chi, dalla musica alla televisione, nutriva profonda stima per il tecnico serbo.
“Abbiamo perso un grande sportivo e un caro amico”, scrive Flavio Briatore. “Ha combattuto in questi anni con coraggio e come il campione che era”. “Se ne va il guerriero più coraggioso ma dal cuore generoso e lieve”, lo ricorda Paola Ferrari. E ancora Cesare Cremonini: “Ho avuto la fortuna di conoscerlo e ammirare la sua straordinaria forza e umanità, la gentilezza allegra e generosa con cui si esprimeva con gli amici incontrati qui a Bologna”.