Alfonso Signorini rimprovera i gieffini: “Se non reggete la facciata quella è la porta, andatevene”
La puntata del Grande Fratello Vip di venerdì 7 gennaio si apre affrontando con una certa solennità tutto quello che è accaduto nei giorni successivi al primo appuntamento del 2022 con il reality di Canale 5. Dopo le polemiche nate anche sui social a seguito del comportamento adottato da alcuni inquilini della casa, come le espressioni infelici di Katia Ricciarelli, o le accuse di Lulù Selassié a quest'ultima, Alfonso Signorini ha ritenuto opportuno fare un discorso ai gieffini entrando lui stesso nella dimora di Cinecittà, per un confronto con loro.
Il discorso di Alfonso Signorini
Dopo aver mostrato cosa fosse accaduto nei giorni scorsi, tra liti, scontri furibondi e irrispettosi, screzi e dispiaceri, riproposti attraverso delle clip, Alfonso Signorini sente di dover chiarire alcune questioni, strigliando ben bene le protagoniste di questi litigi, ovvero Katia Ricciarelli e Lulù Selassiè, prendendo ad esempio quanto accaduto tra loro:
Non esiste una gerarchia di chi si debba o non si debba vergognare. Tutti ci dobbiamo vergognare, per la mancanza di sensibilità, ci dobbiamo vergognare quando scappa di dire scimmie ad una persona, ci dobbiamo vergognare quando una ragazza di 23 anni apostrofa una donna di 70 e passa anni con epiteti, ci dobbiamo vergognare quando la parola rispetto e accoglienza non esiste più. Attenzione, però, perché la legge del taglione non è le legge della società civile, non dobbiamo restituire a tutti pan per focaccia, prima di dare degli epiteti bisogna pensarci due volte, anche lei sbaglia perché non ci aspetteremmo di sentire da una persona della sua età e della sua esperienza delle frasi abominevoli. Credetemi è una televisione brutta da ascoltare, tutti ci sentiamo dalla parte della ragione, ma non è così.
Le risposte di Katia e Lulù
All'appunto di Alfonso Signorini, la soprano risponde in tono dimesso: "Io ho sbagliato e non dico per provocazione, io ho tanti difetti ma sono una persona intelligente, se sbaglio chiedo scusa, ma desidererei essere rispettata per il mio percorso, il mio lavoro". Chiamata ad intervenire anche Lulù, la principessa dà voce alle sue ragioni e sul perché ritiene che la Ricciarelli abbia avuto un atteggiamento effettivamente razzista nei suoi confronti: "Per me lei lo è stata, se io fossi stata interamente italiana non lo avrebbe usato, perché in altre discussioni non è mai capitato. lei ha utilizzato parole molto pesanti tantissime volte e viene giustificata" a questo poi aggiunge: "Chiedo scusa a te, al pubblico e a coloro che lavorano al Grande Fratello e anche a Katia".
Il comunicato del GF e il commento di Signorini
Signorini entra nella casa e una volta chiamati i concorrenti in giardino, completamente freezati, legge loro un comunicato degli autori del reality in cui viene chiesto ad ognuno di loro di recuperare quell'entusiasmo e quella tranquillità con cui avevano iniziato l'esperienza dello show a settembre:
Come sapete il Grande Fratello è un gioco si strategia, di confronti e spesso anche di scontri, quello che vi chiediamo è di mantenere un limite fatto di buon senso e rispetto. Abbiamo sentito in questi giorni espressioni inaccettabili, le parole, i toni aggressivi spesso offensivi che avete usato non fanno onore né a voi che li avete usati, né a noi che li abbiamo mandati in onda. È impossibile tollerare la vostra incapacità di ascolto, il limite è stato oltrepassato, il grande fratello vi chiede di prendere atto e di recuperare lo spirito con cui avete cominciato questa avventura.
Non poteva mancare, poi, un commento del conduttore su quanto è stato affrontato nei primi minuti di questa puntata, avendoli faccia a faccia e, quindi, Signorini non si limita a dire loro tutto ciò che pensa, proprio come un bravo professore con i suoi alunni che lo ascoltano in silenzio:
Ci tenevo molto a essere qui, volevo vedervi in faccia uno ad uno, vi ho voluti fortissimamente, perché ero sicuro che avremmo fatto una bella avventura, negli ultimi tempi non vi riconosco più, non riconosco quel patto di fiducia che abbiamo sottoscritto e ho sentito il bisogno di guardarvi. Non volevo un GF bacchettone, ma la tolleranza richiede intelligenza, essere tolleranti richiede giudizio, tre parole chiave: accoglienza, rispetto, ascolto. Quello che dico io è semplice, mettiamoci ad ascoltare l'altro, evitiamo di dire banalità, poniamoci una linea guida. Mi viene la rabbia perché la faccia la perdete voi, e questo non fa merito al vostro percorso, alla vostra carriera, io non sono in prima linea, ma la faccia ce la metto anche io, abbiate rispetto degli altri ma soprattutto di voi stessi, se facendovi un esame di coscienza vi rendete conto che non riuscite più a reggere la facciata, quella è la porta e ve lo dico da amico: uscite.