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Alessandro Borghese e la nave affondata: “Passai tre giorni su scialuppa, mia madre lo seppe dalla Tv”

Il noto chef e volto televisivo racconta a Da noi… a ruota libera il dramma sfiorato quando aveva 18 anni e lavorava a bordo di una nave che affondò. Sua madre, in Italia, non sapeva nulla e apprese tutto dalla Tv: “Dicevano che non c’erano italiani a bordo”.
A cura di Andrea Parrella
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Prima di essere un volto noto della Tv, Alessandro Borghese lavorava sulle navi da crociera ed è lì che si è fatto le ossa in cucina. Il volto televisivo, come ha più volte raccontato, ha mosso in quel contesto i suoi primi passi e lo ha ribadito nel corso di un'intervista a Da noi… a ruota libera, dove ha parlato a Francesca Fialdini degli inizi del suo percorso professionale.

L'incidente dell'Achille Lauro

Tra le esperienze che hanno segnato la vita di Borghese, come lui stesso aveva già raccontato in passato, il dramma sfiorato quando la nave a bordo della quale si trovava affondò per un problema tecnico e tutto l'equipaggio attese giorni a bordo di una scialuppa prima del salvataggio: "Un'avventura forte, siamo stati tre giorni a bordo di una zattera, recuperati da una petroliera greca. Sono risalito subito a bordo di un'altra nave per lavorare, come quando cadi da cavallo e devi subito tornare in sella". Borghese prosegue ricordando quelle ore difficili: "Avevo 18 anni, ero già a bordo da circa un anno. È successo che sono esplosi motori a poppa che hanno creato una falla e un incendio molto grande". Sull e sensazioni provate in quelle ore di attesa e speranza Borghese è chiaro:

Su una scialuppa per tre giorni si sopravvive con tanto spirito di cameratismo e con delle razioni di cibo non proprio buonissime. Però è stata un'avventura forte, che mi ha segnato, ho rischiato.

Nelle stesse ore sua madre, Barbara Bouchet, non sapeva nulla delle condizioni di suo figlio: "Io ho passaporto americano, mia madre si alza una mattina e c'è la mia nave in fiamme. Il Tg dice che non ci sono italiani a bordo e quindi mia madre si mette in contatto con chiunque. Ci hanno ritrovati solo tre giorni dopo e lei lo ha saputo dalla Tv".

La scelta di rinunciare a un lavoro importante per fare Tv

Poco tempo dopo una decisione, complessa ma con il senno di poi vincente, cambiò la sua vita: "Facevo il personal chef e mi arrivò una telefonata per un provino televisivo, una grande emittente era arrivata in Italia e cercava un giovane cuoco per uno dei programmi dedicati a questo mondo. Mia madre, a mia insaputa, mandò una mia foto. Nel fratempo mi chiamano per andare a lavorare tre anni in Cina, dove avrei dovuto dirigere alcuni ristoranti di grande risonanza. Mi sono trovato davanti a un bivio, mio padre era titubante sul fatto che partissi di nuovo e quindi, tra una cosa e l'altra, ho deciso di non andare in Cina".

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