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Alberto Angela a Fanpage.it: “Dopo Napoli tocca a Ischia e Procida, l’Italia è questa”

Alberto Angela presenta la nuova edizione di “Meraviglie” a Fanpage.it: “Altrove ci sono cose bellissime, ma in Italia ti emozioni di più”.
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Da "Stanotte a Napoli" a "Meraviglie". Questa sera, 28 dicembre, su Rai1 torna il divulgatore Alberto Angela con la nuova edizione del suo programma che riparte ancora una volta dalle bellezze della Campania, Procida e Ischia, ma anche Lucca e il Parco del Gran Paradiso, in Val d'Aosta. A Fanpage.it, Alberto Angela commenta il successo dell'evento "Stanotte a Napoli" (più di 4 milioni di spettatori per il 22.7% di share) e anticipa quello che vedremo nella nuova stagione di "Meraviglie – La penisola dei tesori" che ha un comune denominatore con la trasmissione precedente: "L'Italia è questa. Per tanti anni sono stato all'estero, altrove ci sono cose bellissime, ma è qui che ti emozioni di più". 

Foto di Barbara Ledda
Foto di Barbara Ledda

"Stanotte a Napoli" è stato un grande successo: cosa si prova?

Sono estremamente felice della risposta che c’è stata per Stanotte a Napoli.

Come si costruisce un racconto come quello che abbiamo visto la sera di Natale?

Non è stato facile. È frutto di un lavoro collettivo e devo ringraziare in prima persona Gabriele Cipollitti, ma anche tutto il gruppo di Napoli, il Centro di Produzione di Napoli che giocava in casa, per così dire.

È stato un valore aggiunto?

Sì. Nella preparazione di ogni set, nella realizzazione delle riprese in cui metteva non solo tutta la sua professionalità, ma anche un amore per la propria città che io riuscivo a vedere.

Il risultato si è visto: più di quattro milioni di spettatori nella sera di Natale. 

La Rai ha creduto in questo progetto, in questa sfida. Un programma culturale la sera di Natale non era mai stato fatto prima. È una scommessa vinta. Questo però porta pure a pensare una cosa.

Cosa?

Che in casa casa abbiamo tante meraviglie. Abbiamo semplicemente acceso le luci su Napoli e ci siamo tutti immediatamente accorti della sua bellezza, del suo patrimonio. Non è stato un viaggio da cartolina. È stato un viaggio complessivo, tra i colori e tra i sapori, tra le atmosfere della città. E lo stesso facciamo con Meraviglie, il nuovo viaggio che comincia questa sera.

Da dove partiremo?

Ci allontaneremo di poco da Napoli, solo poco: andremo a Ischia, a Procida. E anche qui si scopre un mondo baciato dalla bellezza. È qualcosa che a noi italiani sorprende e affascina e non c’è da stupirsi che vengano da tutto il mondo ad assaporare queste cose. Dopo Procida e Ischia, mostreremo Lucca. È una città che ha tante sorprese. Mi vedrete a un certo punto in cima a una torre con un bosco.

Foto di Barbara Ledda
Foto di Barbara Ledda

E cosa ci fa un bosco in cima a una torre?

Una sorta di ‘bosco verticale’, a dimostrazione che qualcosa del genere era stato inventato già in passato. Faceva molto caldo quando abbiamo girato e questi alberi, lo vedrete anche voi, funzionano quasi come tendoni che fanno da riparo. C’era molta saggezza nel passato. Una città come Lucca è piena di sorprese, legata anche di recente a una forma d’arte come i fumetti, pensiamo a Lucca Comics. È una città che continua a evolversi nel corso dei secoli. E poi, ci sposteremo al Parco del Gran Paradiso, sulle Alpi.

C'è così tanta bellezza, tante ‘Meraviglie' ancora da raccontare. 

L’Italia è questa. Ho viaggiato per tanti anni all’estero, ho fatto tanti servizi per l’Italia all’estero per decenni, poi mi sono accorto che forse le poesie più belle erano quelle scritte dalla nostra arte, dai nostri paesaggi. Altrove ci sono cose bellissime, ma è in Italia che ti emozioni di più. Da noi, la sindrome di Stendhal è di casa.

Come si lavora a tutto questo durante una pandemia?

Non è facile. Ci abbiamo messo due anni per fare il programma e in questo periodo abbiamo dovuto interrompere per ben due volte.

La variante Omicron terrorizza l'Europa, ora più che mai il vaccino è la prima soluzione. 

È solo stando uniti che si raggiunge la meta, come una squadra di rugby. Dobbiamo mantenere la linea. Si va in meta, se si è uniti, se si ha la stessa idea e la stessa determinazione a risolvere le cose.

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