L'access prime time non è stato mai più competitivo e interessante come quest'anno. Stefano De Martino, Amadeus, il programma di Antonio Ricci, Marco Damilano, la sfida tra il talk di destra, Paolo Del Debbio, e quello di sinistra, Lilli Gruber, e l'ultimo arrivato a dare fastidio ai nomi che un tempo facevano grande la prima serata: Casa a prima vista coi suoi agenti immobiliari. Sono loro la novità in una settimana che è stata difficilissima soprattutto per Amadeus e il suo Chissà chi è, che ha collezionato record negativi e che ha lasciato il passo proprio al format di Real Time, che ha superato più volte il quiz show del Nove. Un successone.
Stefano De Martino non ha rivali, ma si prepara un lungo inverno
Stefano De Martino, invece, veleggia ormai stabilmente al 26%. Anche ieri con 5.215.000 spettatori netti. Fa mugugnare gli sguardi severi che, non avendo più il supporto e la speranza di un ribaltone dal Nove, sui social cominciano a obiettare: ma tutti i pacchi pesanti arrivano sempre alla fine? Suggeriscono una scrittura, una "preparazione" accurata. Chi può dirlo, magari una scrittura di fondo c'è. Una mano invisibile che incoraggia a vincere bene. D'altronde, proprio Max Giusti ha svelato come funzionava ai suoi tempi il gioco: c'è un budget. Magari questo budget è stato allargato proprio per consolidare il successo del format. Occhio, però, si prepara un lungo inverno fatto di voci di dentro, di rimbrotti e detrattori.
Lo stallo di Striscia la Notizia
Le dolenti note. Striscia la Notizia è partito bene, come di consueto, nell'aggredire la cronaca: il Tapiro a Maria Rosaria Boccia, a Tony Effe per il dissing, il doppio Tapiro a Fedez per la questione ultras che, chissà, potrebbe anche finire con una querela del rapper all'indirizzo di Valerio Staffelli. I risultati, però, sono in leggero calo rispetto a un anno fa. Anche ieri sera lo share fa il 12.4%, un dato che sembra stabilizzarsi rispetto alla settimana. Anche in questo caso, le voci di dentro sui social stanno provando a scalfire quella che, a parere di chi scrive, è sempre apparsa come una macchina perfetta in grado non solo di azzannare i trend ma anche di dettare l'agenda a tanti. Si aspettano risultati dalla collaborazione con Dagospia che, come sappiamo, ha sempre conigli buoni nel suo cilindro.
I talk show: Gruber, Del Debbio, Damilano
I talk show dell'access prime time ne hanno per tutti in un momento storico difficilissimo, ma esaltante da raccontare se si è giornalisti: la guerra in Medio Oriente. La notizia, almeno a me sembra, è che Marco Damilano è ormai un punto fermo per Rai3. Ha il suo pubblico, la sua assoluta libertà di racconto in una Rai che troppo spesso viene tirata in ballo come ‘accentatrice', ‘megafono delle destre', ‘teleMeloni': 1.115.000 spettatori e 5.7% share. Un dato che, tra l'altro, fa bene anche a Un posto al sole subito dopo che viaggia sul 7.6%. Lilli Gruber con Otto e mezzo è la più vista, sempre. Su questo, mai una sorpresa: 1.723.000 spettatori e l'8.5% di share. Paolo Del Debbio con 4 di sera ha fatto un po' di fatica all'inizio, ma sembra aver trovato una quadra: ieri, 1.076.000 spettatori e il 5.4% di share. È una mia impressione, ma mi sembra fuori posto per la conduzione in quella fascia. Meglio un anno fa, quando c'era Bianca Berlinguer e prima ancora Nicola Porro. Stiamo a vedere cosa succederà. La stagione è appena iniziata, l'inverno sarà lungo: noi, commentatori della prima e della ultima ora, ci stiamo già divertendo.