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A Cartabianca è scontro tra Orsini e Ruggieri: “Mitomane, buffone, lei è un povero cretino”

Il deputato forzista Andrea Ruggieri e il professor Orsini si addentrano in una discussione su Putin, sfociata in grida e insulti che alternano la stessa Berlinguer.
A cura di Giulia Turco
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Le opinioni di Alessandro Orsini in tema di guerra in Ucraina continuano ad accendere scintille. Questa volta, lo studio di Cartabianca ha visto scoppiare un’accesa lite tra il professore, presenza fissa del talk show di Bianca Berlinguer, e il deputato forzista Andrea Ruggieri. In mezzo una discussione su Russia e Putin, sfociata in grida e insulti tra i due ospiti in studio che hanno alterato la stessa Berlinguer la quale, per interrompere la disputa, ha dovuto mandare in onda un servizio.

Lo scontro tra Orsini e Ruggieri

“Sono spaventato da questa sottovalutazione di Putin”, spiega il prof Orsini nel bel mezzo del confronto. Le sue spregiudicate prese di posizione sul tema sono ormai note. Dire che lui sia sostanzialmente un incapace, io penso che non sia così… ha vinto contro gli Usa in Venezuela difendendo Maduro, ha di fatto costretto gli Stati Uniti ad abbandonare la Siria”, continua il docente. “Quello che Putin ci sta dicendo è che se noi gli mettiamo i soldatini al confine, non gli va bene”, dice mimando con le mani un disegnino e irritando a quel punto il forzista.

Posso dire che è un po’ offensivo stare qui a sentirla?”, sbotta Ruggeri. “Non c’è bisogno di fare i disegnini, i soldatini… non è che siamo tutti più scemi di lei professore”. Al che Orsini replica: “Nel suo caso qualche dubbio lo avrei…”, scatenando il panico in studio e un susseguirsi di insulti: “Lei è un mitomane in cerca di attenzione, dice stupidaggini", la reazione di Ruggieri nel corso del confronto. "Lei è uno squilibrato, un povero cretino", la replica di Orsini.

Cartabianca verso la chiusura

Mentre il talk show di Bianca Berlinguer si avvicina al finale di stagione, si fanno sempre più insistenti le voci su una possibile chiusura del programma che potrebbe non trovare un posto in palinsesto per il prossimo anno. Alla base, una “linea editoriale non gradita”, come raccontano a Fanpage fonti interne alla Rai. Sul caso pesa certamente la vicenda Orsini, proposto dal programma con un contratto da 2mila euro a puntata poi bloccato dalla Rai, ma anche generale restyling del settore informativo.

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