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Belve 2024

A Belve con Massimo Giletti si accende il gossip con Sofia Goggia: “Amo le montagne, è vero”

Massimo Giletti è ospite di Francesca Fagnani nella puntata di Belve in onda martedì 28 febbraio. Tanti i temi toccati: dall’addio alla Rai al rapporto con le donne, con il giornalista e conduttore che ammette di essere sentimentalmente impegnato.
A cura di Stefania Rocco
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Massimo Giletti, ospite di Francesca Fagnani a Belve, non smentisce il gossip relativo a una storia d'amore in corso. "Ma questa donna esiste o è come Mark Caltagirone?", chiede la giornalista a proposito della donna della quale il collega sarebbe innamorato. "Esiste", conferma lui che però si rifiuta di scendere nei particolari.  È Francesca a introdurre il riferimento alle montagne, che chiarisce si stia parlando di Sofia Goggia. "Amo le montagne", ammette Giletti, "Del resto, vengo da un paese di montagna. Ci sono cresciuto". Quando Fagnani gli chiede di fare nomi, Giletti si sottrae: "Mi lasci vivere nel mio giardino privato".

Massimo Giletti fuori dalla Rai: "Conosco chi decise di allontanarmi"

"Lasciare la Rai è stato un dolore profondo ma a volte non esserci è un valore: fai delle scelte. I primi anni è stata faticosa ma devo dire grazie a chi mi ha costretto ad andare via, nelle tempeste si costruiscono le persone", ha dichiarato a proposito dell'addio alla Rai. Un allontanamento che, sostiene, avrebbe un chiaro mandante politico: "La Rai è fatta di tante persone. Non mi ha mandato via la Rai ma il direttore generale che c'era all'epoca aveva fatto delle scelte. Lei mi chiede il nome del mandante, che è sicuramente un altro perché un direttore generale non si suicida. L'anno dopo in quello slot si faceva l'11%, un flop clamoroso. Il mandante politico è chi gestisce il potere. Chi è? Posso avere delle intuizioni ma non ho certezze. Sarebbe bello chiederlo all'ex direttore generale. Non lo dico perché non esiste il marchio anche se sono molto sicuro". "Il denaro non è mai stato importante, l’importante è la libertà. Essere liberi è la cosa fondamentale", aggiunge quando la conduttrice gli chiede quali sarebbero le condizioni per tornare in Rai.

Il rapporto con i colleghi: "Non ho amici nel mio ambiente"

Giletti racconta di non avere amici nel suo ambiente: "Sono un lupo solitario. Chi è libero non è mai amato. Non dal pubblico, dal pubblico lo sono. Non ho mai frequentato i colleghi, ho sempre vissuto in un mondo abbastanza isolato. Di alcuni ho molta stima". Un esempio è il rapporto con Fiorello: "Non potrò mai dimenticare quello che ha fatto Fiorello per me, in un momento difficile ha fatto un atto di amicizia che non posso dimenticare". Rispetto, invece, alle accuse di fare televisione trash, risponde: "In questi giorni se ne è andato uno di più grandi, Maurizio Costanzo. Era il prototipo della gestione dell'alto e del basso. Se lo fa lui, è straordinaria tv. Se lo fa Giletti, non va bene. Ma poi cosa vuol dire trash? Invitare quello che aveva messo il braccio finto per il vaccino è una notizia".

La scorta a Giletti e la solidarietà mai ricevuta dai colleghi

Sempre Costanzo sarebbe stato uno dei primi a telefonargli quando è stato messo sotto scorta: "Non dimenticherò mai che la prima telefonata fu di Maurizio Costanzo. Sentire qualcuno che condivide il tuo lavoro sarebbe stato importante. Se quella battaglia contro le scarcerazioni dei boss mafiosi l'avessimo fatta in tanti, oggi non sarei sotto scorta. Sono sotto scorta perché sono rimasto da solo. I colleghi che non hanno manifestato solidarietà? Se uno non sente di fare una cosa non la fa, però non può pensare che a distanza di tempo chi l’ha subita non la tiri fuori". Sul passaggio sulle reti Mediaset che non si è mai concretizzato, ha spiegato: "Ho un ottimo rapporto con gli uomini di Mediaset. Avevano fatto tutto, erano stati molto corretti. Poi però devi sentirtela. Mi è spiaciuto non essere riuscito a parlare con Piersilvio Berlusconi. Se ci fossimo incrociati, forse sarebbe andata diversamente. Mi piace incontrare chi decide. Con Cairo ho parlato ha parlato con me ed è stato un colloquio molto importante".

Simpatica la parentesi legata ai mancamenti del conduttore. "Michele Guardì disse che lei alle brutte sviene", incalza Fagnani e Giletti spiega: "Quando sono svenuto durante la puntata di Non è l'Arena da Mosca avevo 39 di febbre. Mi è capitato 3 volte in 30 anni. Evidentemente sotto un certo tipo di stress può succedere. Avrei potuto dire di avere fatto finta ma era vero".

Giletti e il rapporto con le donne: "Sono stato disonesto"

Il rapporto con le donne è qualcosa su cui Giletti preferisce tergiversare. "Sono stato molto disonesto", ammette, "La difficoltà è che uno è sempre alla ricerca e la ricerca comporta dei tradimenti (…) La tendenza infermieristica delle donne, nel senso ‘lo curo', ma Giletti è incurabile". Infine, il momento di commozione ricordando il padre scomparso: "Ogni volta che torno a trovare mia madre, quello che resta di mia madre, penso che non sono riuscito a parlare più con mio padre perché quando succedeva ero all'estero. Nella fase finale l'ho vestito, ho fatto tutto io, ma mi è mancato parlarci, lo stare insieme. Se potessi parlargli gli direi che nonostante il nostro rapporto sia stato faticoso, lui mi ha regalato molto anche nei silenzi. Mi diceva di tenermi cara la dignità".

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