Zelig caccia Pietro Diomede per la battuta sulla pornostar uccisa e fatta a pezzi: “Ci dissociamo”
Ci sono temi che vanno e vengono. L'attualità ce li fa esplodere in faccia, durano una manciata di ore, a volte giorni, poi con la stessa rapidità con cui sono precipitati a valanga su di noi si eclissano. Tra questi il dibattito relativo all'opportunità di fare battute è uno di quelli a cui l'opinione pubblica si mostra più sensibile. Se ne parla da giorni dopo il caso Chris Rock-Will Smith agli Oscar e in Italia, in queste ultime ore, per la vicenda che riguarda Pietro Diomede.
Comico noto al pubblico televisivo per la partecipazione a diversi show, Diomede è finito al centro di una ondata di critiche per le battute pubblicate sul suo account Twitter, che toccano temi assai delicati di cronaca, come la tragica vicenda di Carol Maltesi, uccisa e fatta a pezzi, il presunto avvelenamento di Abramovic correlato alla malattia di cui soffre Bebe Vio, o ancora la stessa vicenda Oscar, con un riferimento scurrile alle sorelle Williams.
Le proteste sui social, Zelig ferma lo spettacolo
In poche ore i suoi tweet sono diventati oggetto di pesantissime critiche e segnalazioni da parte di molti utenti, indirizzate in particolare all'account ufficiale dello Zelig, storico locale milanese da cui è nato lo show televisivo, che il 12 aprile avrebbe dovuto ospitare lo Diomede per il suo spettacolo. "Avrebbe", appunto, perché in seguito alle polemiche Zelig ha comunicato attraverso l'account ufficiale di avere escluso Diomede dalla programmazione e di dissociarsi completamente dal tweet dell'artista (con riferimento esplicito a quello riferito alla vicenda dell'attrice hard uccisa nel bresciano) disapprovando nella maniera più assoluta il tono della battuta.
Nessuna dichiarazione di Diomede
Ad unirsi al coro delle critiche anche personaggi di spicco, come Alessandro Gassman, che si è rivolto direttamente a Diomede in questo modo: "Io penso che lei rappresenti a pieno, il gradino più basso e repellente della specie umana. Si vergogni e chieda scusa alla famiglia della vittima". La vicenda aprirà certamente un dibattito legato all'opportunità di scherzare su certi temi e alla qualità delle battute. Al momento non c'è alcuna dichiarazione di Diomede, sul cui account compaiono ancora le battute contestate così come il tweet in cui annuncia lo spettacolo del 12 aprile prossimo.