Vittorio Sgarbi multato in Svizzera: “Non ci verrò più” poi rimuove il post su Facebook
Vittorio Sgarbi è stato multato alla dogana di Chiasso-Brogeda mentre era al lato svizzero. Il critico e politico si trovava in Svizzera perché di rientro, lo scorso fine settimana, dal Film Festival di Locarno. Ecco cosa è successo: stando a quanto è stato riferito da La Provincia, il “fermo” è stato disposto da parte di quattro agenti della cantonale, accompagnato dalla richiesta di rimanere "seduto in automobile". Il critico d'arte si è sfogato poi su Facebook spiegando che non sarebbe mai più andato in Svizzera, il video però è stato poi rimosso.
Il video rimosso
"Mai più in Svizzera", così tuonava Vittorio Sgarbi ieri su Facebook. Un video di sette minuti che aveva raggiunto in pochissimi tempo migliaia di visualizzazioni e che è stato poi rimosso. Ma perché Vittorio Sgarbi sarebbe stato multato? L'autista di Sgarbi avrebbe azionato il lampeggiante a pochi metri dal valico, in territorio ticinese. Questo avrebbe allertato i doganieri che hanno disposto il fermo e i controlli. La vicenda si è conclusa con una multa di 500 euro: "Sulle auto della polizia ticinese c’è scritto: “Per un Ticino più sicuro e più accogliente. Più sicuro forse. Più accogliente no. Non ci vengo più in Svizzera, mai più". Il video poi è scomparso da Facebook.
La storia di Evelina Sgarbi
È storia recente, meno difficile da digerire, quella di Evelina Sgarbi, figlia di Vittorio, che ha detto no al Grande Fratello Vip. Questo ha causato i fastidi proprio del padre, che avrebbe preferito invece che partecipasse, contrariamente invece ai fan del vulcanico critico che hanno invece apprezzato la scelta della figlia. Sgarbi ha poi spiegato:
Dopo il suo gran rifiuto mi hanno attaccato tutti, come se io fossi quello esoso e lei quella nobile. Non mi sono compiaciuto con la sua scelta perché volevo che riflettesse su un'opportunità che ha deciso di non accogliere. Di questo abbiamo discusso. Voi avete appoggiato la sua decisione. Lei, in questa contrapposizione, non mi ha visto come un'antagonista. Mi ha scritto: ‘Consideravo che sono orgogliosa di come tu sei. Non potrei mai sopportare un padre che non ha pose'.