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Vanessa Incontrada: “Oggi gli hater non li calcolo più. Quel no al cinema di cui ancora mi pento”

Vanessa Incontrada si racconta in un’intervista al Corriere della Sera nei giorni del suo debutto a teatro, ripercorrendo la carriera agli inizi e il no di cui si pente di più: “In quel momento ero sulle nuvole”.
A cura di Andrea Parrella
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Vanessa Incontrada è uno dei personaggi femminili più popolari della Tv italiana. Molto amata, seppur presente con il contagocce, è tornata a Zelig in queste settimane in coppia con Claudio Bisio. Oltre al suo impegno in Tv, in queste settimane sarà anche in teatro, a Milano, con la commedia "Ti sposo ma non troppo". Si è raccontata in un'intervista al Corriere in cui ha ripercorso alcuni aspetti della sua vita personale e professionale, dal rapporto con il suo egocentrismo a quello con gli hater, che per un periodo specifico hanno segnato il suo percorso: "Quando mi hanno attaccato all’inizio è stato doloroso".

Gli inizi di Incontrada: "Volevo fare psicologia infantile"

Incontrada parla degli inizi di carriera, quando i piani si sono decisamente ribaltati rispetto a quelle che erano le sue aspettative: "Volevo fare la psicologa infantile […] L'altra idea era aiutare i miei genitori che hanno sempre avuto bancarelle al mercato, avrei fatto l’ambulante con mio papà. Poi la vita mi ha portato altrove". 

Oggi vive in provincia, a Follonica, lontana dai grandi centri, nella sua zona di comfort. Parla del rapporto con gli hater, che è cambiato nel tempo: "Quando mi hanno attaccata all’inizio è stato doloroso. Non capivo quell’odio contro di me, inspiegabile. Però ho continuato a credere in me e oggi gli hater non li calcolo proprio". 

Il no a Giovanni Veronesi

Tra gli errori della sua carriera, ce n'è uno in particolare che rimpiange: "Manuale d’amore di Veronesi è stato un no di cui mi pento ancora oggi. In quel momento ero un po’ sulle nuvole e ammetto che non sapevo chi fosse il regista. Mi era successo anche con Pupi Avati, io arrivavo dalla Spagna, conoscevo poco il cinema italiano. Non avevo letto il copione, non sapevo niente. Il mio no nacque da una profonda inconsapevolezza". 

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