Valeria Bruni Tedeschi risponde a Carla Bruni dopo l’intervista a Belve: “Se l’ho ferita, mi scuso”
Le parole di Carla Bruni a Belve critiche verso la sorella Valeria Bruni Tedeschi hanno generato grande eco. Per questo, a poche ore di distanza dall'intervista a Belve, sono arrivate le scuse di Bruni Tedeschi rivolte alla sorella.
Valeria Bruni Tedeschi: "Provo amore e tenerezza per mia sorella"
A riportare le parole di Valeria Bruni Tedeschi è il Corriere: "Provo grande amore e tenerezza per lei – dice l'attrice di sua sorella Carla Bruni – Penso che sia fragile ma anche molto forte e intelligente e che abbia un grande talento musicale e di scrittura". Quindi ha aggiunto: "Se l’ho ferita, ancora una volta, mi scuso. Penso che la vita sia più importante dei film e non mi è facile pensare che facendo un film io possa ferire o fare del male a una persona che amo".
L'intervista di Carla Bruni a Belve
La cantautrice ed ex modella si è raccontata a Francesca Fagnani, offrendo alla conduttrice un quadro molto complesso e stratificato della sua realtà familiare e degli anni della sua crescita. Oltre ad aver parlato di genitori affettuosi ma "invisibili", Carla Bruni ha criticato sua sorella, l'attrice e regista Valeria Bruni Tedeschi, per averla rappresentata spesso, mettendo a nudo quelle che sono le sue vulnerabilità:
Amo mia sorella ma fa solo film ispirati alla mia famiglia. Anche perché poi prende la meravigliosa Valeria Golino nel ruolo della sorella minore che sarei io. Non è sempre facile vedersi utilizzati. Quando uso la gente, e lo faccio nella mia ispirazione, faccio attenzione. Di quel film mi aveva turbato il fatto che nel film Valeria Golino era un’ubriacona e ho pensato che sarei potuta essere io.
Le critiche alla sorella: "La sua creatività genera ripercussioni"
Carla Bruni racconta la sua tendenza alle dipendenze e com’è connesso questo legame al rapporto con la sorella Valeria Bruni Tedeschi: “Ho quasi praticamente smesso di bere. Ho una tendenza alla dipendenza da tutto: lo zucchero, la sigaretta, l’alcol. Certe persone possono bere un bicchiere di vino e basta. Io appena ho bevuto un sorso del primo bicchiere ho una specie di diavoletto dentro che mi dice di continuare, che sto bene, sono simpatica, di bere il secondo, poi il terzo e il quarto. Non ho il limite, non ho moderazione”. Proprio questa sua attitudine l’avrebbe spinta a pensare con un certo fastidio al lavoro della sorella Valeria:
Lei lascia andare le cose, senza precauzioni, perché crea così. E questo ha creato un po’ di ripercussioni. La donna interpretata da Valeria Golino era un’ubriacona, mi ha turbato perché effettivamente avrei potuto essere io. Mi sono detta “Questa è una mia grande fragilità. Perché spiegarla così? Perché esporla così?".