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Valentina Vignali dieci anni dopo la diagnosi del tumore: “Non ho paura, vivo la vita al massimo”

Nel 2013 le è stato diagnosticato un cancro alla tiroide. Ancora oggi è soggetta a controlli e visite, ma non ha maio smesso di giocare, tanto meno a vivere. “Non ho paura di qualcosa che non posso controllare”, ha spiegato. “Ma ho imparato a vivere facendo tutto ciò che mi va di fare”.
A cura di Giulia Turco
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Valentina Vignali a quasi 10 anni dalla diagnosi di un tumore racconta ai suoi follower i controlli ai quali, ancora oggi, è soggetta. Era il 2013 quando ha scoperto, giovanissima, di avere un carcinoma alla tiroide. Non ha mai perso il coraggio di lottare e l’entusiasmo per lo sport.

Come sta oggi Valentina Vignali

Non ho mai smesso, ho giocato subito il campionato”, racconta la cestista, ex concorrente di Uomini e Donne e del Grande Fratello Vip. A soli 21 anni le è stato diagnosticato un tumore alla tiroide ed è stata operata. “Purtroppo prima della terapia mi hanno trovato dei linfonodi con metastasi e quindi adesso devo fare dei controlli periodici, ha spiegato. Nonostante tutto non si è mai abbattuta. “Nei due anni successivi è stato complicato, ma se si può, dico di provare a non fermarsi”, ha detto la sportiva che non ha mai nascosto la sua battaglia sui social.

È con i suoi follower che Valentina ha voluto condividere le visite e i controlli che ancora oggi, a 31 anni, è costretta a sottoporsi. “Questo edificio è dove mi hanno fatto le cure e mi sono operata. Quasi quasi mi ci sono affezionata”, scherza mostrandosi davanti al polo oncologico dell’ospedale di Pisa dove si reca saltuariamente per i controlli. Al momento le dimensioni del carcinoma non sono aumentate e la situazione è sotto controllo.

Valentina Vignali spiega perché non ha paura

"C'è una costante in questi 10 anni di malattia che non mi abbandona, è sempre la stessa domanda "ma non hai paura?". No, non ho paura di qualcosa che non posso controllare", racconta ai suoi fan spiegando di aver trovato dentro di sé il modo migliore per affrontare la malattia. "Posso combattere ma non aver paura. Quello che ho sempre cercato di fare è avere il massimo rispetto del mio corpo con l'alimentazione e lo sport e tutto ciò che di buono posso fare, per il resto sarà il caso a decidere". Dalla sua esperienza ha tratto un importante insegnamento di vita: "Per questo io vivo alla velocità della luce e faccio tutto quello che voglio fare. Anche dalle cose brutte si impara. E io ho imparato che non c'è sempre una seconda possibilità quindi quando mi sveglio faccio tutto quello che mi va di fare".

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