Una targa in Rai per Riccardo Laganà, il consigliere morto ad agosto
È trascorso un mese dalla prematura scomparsa di Riccardo Laganà, che ha lasciato un grande vuoto tra i componenti del Cda e i tanti colleghi Rai che lo stimavano. In occasione della riunione del Cda Rai che si è tenuta il 14 settembre, in presenza della famiglia, la Presidente Marinella Soldi, l'AD Roberto Sergio, i componenti del Cda e il Direttore Generale Giampaolo Rossi, c'è stata la volontà di ricordare Laganà con l’apposizione di una targa presso la regia del Nomentano 5, luogo in cui Riccardo Laganà ha svolto il suo percorso professionale in Rai. Tanti i colleghi presenti a testimonianza della stima per il primo consigliere eletto dai dipendenti, come conferma un comunicato pubblicato dalla Rai.
Proprio nel coso dell'incontro del Cda di oggi, riunitosi a Roma sotto la presidenza di Marinella Soldi e alla presenza dell’Amministratore Delegato Roberto Sergio, si è provveduto ad istruire l’iter procedurale e gli adempimenti necessari per l’elezione del componente del CdA espresso dall’Assemblea dei dipendenti di Rai Spa.
La procedura di elezione di un nuovo membro del Consiglio di amministrazione, stando ai regolamenti stabiliti dalla Rai, prevede che "in caso di dimissioni o impedimento permanente ovvero di revoca del Presidente o di uno o più membri del consiglio di amministrazione, i nuovi componenti sono nominati con la medesima procedura entro i novanta giorni successivi alla data di comunicazione formale delle dimissioni o di comunicazione formale della sussistenza della causa di impedimento permanente".
Giorni fa, in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, Emidio Grottola, dipendente Rai e persona molto vicina a Riccardo Laganà, ne aveva parlato così: "Ha ricevuto sempre tutti, chiunque gli scrivesse, dall'avvocato che aveva un problema, al dirigente […] Era una persona con una visione, un'idea, non parlava di occupazione, di poltrone, ma di un'azienda che dovesse essere al servizio dei cittadini e ha sempre interpretato questo ruolo in Cda, nonostante fosse uno di sette, cosa che lo ha messo spesso in minoranza".