“Troppo sexy nel video”, Cristina Scuccia: “Non si perdona una donna, figuriamoci a un’ex suora”
“Mi criticavano da suora e mi criticano adesso, ma chi siamo noi per giudicare?”, così Cristina Scuccia, ex suor Cristina, risponde alle critiche di chi sostiene abbia dato un’immagine di sé eccessivamente sexy nel videoclip della canzone La felicità è una direzione. Intervistata da Repubblica, la donna rivendica il diritto di scegliere quale immagine di sé mostrare al mondo. Del resto, ritiene sia questa una condizione comune a tante donne: “A una donna non si perdona quasi niente, figurarsi a un’ex religiosa”.
“L’unico giudizio importante è quello del Signore”
Cristina Scuccia si è esposta moltissimo con la decisione di spogliarsi del velo e inseguire la carriera discografica, cominciata anni fa quando, ancora suora, vinse The Voice of Italy. La passione per la musica l’ha spinta a riconsiderare la sua vita e i suoi desideri per il futuro. Da lì la scelta di abbandonare il convento per inseguire i suoi desideri. “L’unico giudizio che conta è quello del Signore”, precisa la cantante che risponde così a chi la giudica senza conoscerla: “«Mi farò conoscere meglio. Del resto, siamo tutti creature imperfette e fragili. Suor Cristina era l’involucro, ma sono sempre io. Ho cambiato abito, ho smesso di perdonarmi e ho cominciato ad accettarmi”. Ci sarà tempo a sufficienza per conoscerla perché Cristina parteciperà alla prossima edizione dell’Isola dei famosi.
La vita da suora: “Durante il Covid ho capito che sbagliavo”
“Durante il Covid ho capito che la vita religiosa non era più il mio posto. Ora sono qui e sono più serena”, racconta ancora Cristina che, prima di spogliarsi del velo, è stata una suora Orsolina: “Sono stata per dieci anni a Milano. Si faceva accoglienza in portineria e si servivano pranzo e cena alle pensionate”. Adesso ha le idee chiare e un obiettivo, far conoscere la sua musica, la stessa che la rende felice: “In questo momento penso solo alla nuova canzone, vivo l’attimo e poi si vedrà. Una cosa però l’ho capita: la ricerca della felicità ci appartiene, Dio non ci vuole tristi”.