Tommaso Zorzi: “Faccio il test HIV per controllo, non perché sono un poco di buono”
Tommaso Zorzi non ha mai avuto problemi a trattare anche sui social argomenti piuttosto delicati, negli ultimi giorni infatti ha parlato del test dell'HIV al quale si è sottoposto di recente. L'influencer ha così sdoganato un argomento tabù e ha anche risposto a coloro che, invece, lo hanno criticato.
L'importanza del test HIV
Il conduttore di Drag Race ha voluto parlare della questione dopo essersi sottoposto in prima persona al test, a Milano, soffermandosi sul fatto che è importante prevenire e monitorare la propria condizione, non soltanto per intervenire tempestivamente sulla propria salute, ma anche per prevenire quella degli altri. In alcune storie su Instagram, quindi, spiega:
È importante conoscere il proprio status, l'HIV non si può curare però grazie ai farmaci la sua carica può arrivare a zero e diventare non trasmissibile, la sifilide si può curare ma per poterla curare bisogna sapere di averla. Di HIV non si muore più grazie a un farmaco che si può prendere per il resto della vita. Una persona sieropositiva sotto terapia se va a letto con una persona che non è sieropositiva non trasmette il virus, questo deve essere scritto nella pietra.
La risposta alle critiche
Poco dopo aver parlato così apertamente con i suoi followers, gli arriva un messaggio nel quale gli viene contestato il fatto che si sia sottoposto al test perché pratica sesso occasionale. L'influencer, quindi ribatte: "Faccio il test perché tengo alla mia salute e a quella degli altri" e poi aggiunge, piuttosto piccato:
Vedete qual è il problema, una persona associa un sieropositivo a un poco di buono, una persona molto libera dal punto di vista sessuale. Non è così, basta un rapporto per diventare sieropositivi, non è che uno deve farlo 100 volte e alla 100esima lo diventi. Una volta con quello sbagliato e capita anche a te ma questo è lo stigma che c'è dietro questo virus che bisogna combattere perché sentirsi dire certe cose mi fa cadere le ginocchia, detto a una persona che si controlla che dovresti dirmi semplicemente "grazie"