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Timothee Chalamet a Roma per A Complete Unknown, film su Bob Dylan: “Spero che Francesco Totti lo veda”

Timothée Chalamet è a Roma per presentare A Complete Unknown, il non-biopic di Bob Dylan, dal 23 gennaio al cinema. L’attore, che in passato ha espressamente dichiarato di essere tifoso della Roma, ha scherzato su Francesco Totti: “Aspetto il suo endorsement, ma quando arriva? Spero veda il film”.
A cura di Sara Leombruno
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Timothée Chalamet è a Roma per presentare A Complete Unknown, il non-biopic di Bob Dylan, dal 23 gennaio al cinema. Le parole dell'attore all'Adnkronos durante la conferenza stampa: "Non posso immaginare un altro film, abbiamo dato il 160% di noi stessi per Dylan". L'attore non ha mai incontrato personalmente il musicista e, sul film, scherza: "Aspetto l'endorsement di Francesco Totti, ma quando arriva? Spero veda il film". In passato, Chalamet si è apertamente dichiaratamente tifoso della squadra della Capitale.

La battuta di Timothée Chalamet su Francesco Totti

A Complete Unknown è basato sul libro Il giorno che Bob Dylan prese la chitarra elettrica (di Vallardi). Tra gli interpreti, oltre a Chaamalet, ci sono Edward Norton (Pete Seeger), Elle Fanning (Sylvie Russo), Monica Barbaro (Joan Baez) e Scoot McNairy (Woody Guthrie). "Non so se la lezione culturale, politica e sociale dei primi lavori di Dylan abbia qualcosa da insegnare ai giovani, in termini di spirito creativo e trovare sé stessi, io penso che la lezione possa essere l'autocreazione, non sentirsi limitati", ha continuato Chalamet.

Chalamet: "Bob Dylan voleva la musica, io i casting"

Sul rapporto con i tempi passati, Chalamet rivendica agli anni Sessanta "ottimismo e sincerità, laddove le sfide della mia generazione attaccata al telefono sono forse più ampie: davanti a una canzone politica le persone alzano gli occhi al cielo, ‘oddio, qual è la tua vera motivazione?'. Non voglio essere cinico, magari qualcuno romperà questa associazione". Del suo Dylan dice che "nella sua automanifestazione al mondo non ha archetipi da inseguire, bensì ha man mano tirato fuori chi voleva essere. Come lui, nutrivo il desiderio di qualcosa di più grande senza sapere cosa fosse, ma volendolo: lui la musica, io i casting".

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