Testamento Berlusconi. Barbara, Eleonora e Luigi: “Giusto Marina e Pier Silvio siano al timone”
Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi hanno rilasciato una lunga intervista a Bruno Vespa, contenuta nel libro “Il rancore e la speranza” e anticipata dal settimanale Chi. Per la prima volta, i figli minori dell’ex premier, morto il 12 giugno scorso, commentano il testamento redatto dal padre che ha lasciato a Marina e Pier Silvio Berlusconi, i primi due figli nati dal matrimonio con Carla Elvira Lucia Dall’Oglio, le quote di maggioranza delle società di famiglia. Nessun rancore tra i fratelli, come ribadito dai figli nati dal matrimonio con Veronica Lario. Eleonora, Barbara e Luigi confermano lo strettissimo rapporto che li lega ai fratelli maggiori, un rapporto voluto fortemente dal padre, del quale celebrano la capacità di averli tenuti uniti.
Barbara Berlusconi: “Con Pier Silvio e Marina siamo molto uniti”
È Barbara ad aprire una finestra sul rapporto con i fratelli maggiori: “Noi siamo stati sempre molto uniti. Marina e Pier Silvio hanno lavorato tanti anni con papà nelle aziende di famiglia. Noi ci siamo ritagliati uno spazio diverso, e così la successione è avvenuta in modo naturale. Papà ci raccontava la favole di un signore che diceva al figlio: prendi un ramo e spezzalo. Poi glielo diceva di nuovo. Alla fine lo invitò a fare una fascina e provare a spezzarla: ovviamente non ci riuscì. E papà concludeva: vedete che l’unione fa la forza?”. Sullo stessa lunghezza d’onda il fratello Luigi:
La capacità di tenerci uniti è stato un altro grande regalo di papà. Era ovvio che l’affetto avrebbe prevalso su ogni altra valutazione.
Il rapporto tra i figli minori di Berlusconi, Barbara: “Quando Luigi esagera, poi mi manda dei fiori”
Barbara risponde così quando le chiedono della sua fama da ribelle: “Ma no, non sono mai stata particolarmente ribelle. Certo, ci sono dei momenti di crescita personale in cui ci si confronta con le persone che ci stanno intorno. Sono sempre stata decisa e determinata. Mi si deve convincere delle cose. Ancora oggi ci sono confronti animati, ma sempre con grande rispetto reciproco. Non ricordo un solo litigio che ci abbia allontanato. Quando Luigi esagera, poi mi manda dei fiori secondo l’insegnamento di papà”.
La malattia di Silvio Berlusconi, i figli: “La domenica eravamo tutti con lui”
Berlusconi è morto lunedì 12 giugno. Il giorno prima tutti e cinque i suoi figli lo avevano raggiunto per stare insieme. Barbara racconta: "La sua forza d’animo era eccezionale. È stato sempre lucidissimo, attraccato alla vita, pieno di progetti. Un giorno in ospedale mi disse ‘Barbara, siediti e scrivi. Perché non apriamo una serie di ristoranti della salute?’. Non ha mai perso il suo spirito sognatore e la sua capacità di realizzare i sogni. La grande fortuna è stata averci avuto vicini tutti e cinque la domenica pomeriggio (il giorno precedente alla morte, ndr). ‘Dov’è Luigi? Dov’è Luigi?’, chiedeva. Poi è arrivato anche Luigi. La sera eravamo tutti lì”.