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Steven Seagal è lo Sean Penn di Putin, la festa dei 70 anni a Mosca: “Vi amo tutti”

Così come Sean Penn si fa sempre più vicino a Zelensky, il maestro di aikido e attore in “Nico” e “Trappola in alto mare” continua ad appoggiare Vladimir Putin.
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La festa per i suoi 70 anni a Mosca, gli invitati tutti vicini a Vladimir Putin, come l'oligarca e presentatore Vladimir Soloviev e la caporedattrice di "Russia Today" Margarita Simonyan. Steven Seagal non arretra di un millimetro la sua amicizia con il presidente russo, ad oggi si può dire sia l'unico con una visibilità assoluta a non aver preso le distanze da lui a quasi 50 giorni dal conflitto in Ucraina. Così come Sean Penn si fa sempre più vicino a Zelensky, il maestro di aikido e attore in "Nico" e "Trappola in alto mare" continua ad appoggiare Vladimir Putin.

Il messaggio alla sua festa

Steven Seagal, in un video diffuso su Twitter, ha voluto esprimere parole di sostegno nei confronti della Russia e dei russi. Già in precedenza, l'attore aveva parlato di Putin come "uno dei più grandi leader mondiali, se non il più grande leader mondiale, oggi vivente". All'interno del ristorante, ha chiamato tutti i presenti come "la mia più cara famiglia e i miei amici". Poi ha spiegato, grazie all'aiuto di un traduttore al suo fianco: "Vi amo tutti e stiamo insieme, nel bene e nel male". Nello scorso marzo, Steven Seagal aveva detto che considerava la Russia e l'Ucraina come parte di "un'unica grande famiglia".

La maggior parte di noi ha amici e familiari in Russia e Ucraina. Considero entrambi come un'unica famiglia e credo davvero che ci sia un'entità esterna che spende enormi somme di denaro in propaganda per provocare i due paesi e metterli in disaccordo tra loro. Prego che entrambi i paesi raggiungano una risoluzione positiva e pacifica in un possano tutti vivere e prosperare finalmente in pace.

Il ministero degli Esteri russo ha approvato l'intervento di Steven Seagal, spiegando che la sua responsabilità sarebbe quella di “facilitare le relazioni tra Russia e Stati Uniti nel campo umanitario, compresa la cooperazione nella cultura, nelle arti, negli scambi pubblici e giovanili”.

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