Stefano De Sando, doppiatore di Robert De Niro: “Gli ho detto di non fare il muto altrimenti non mangio”
Mentre Robert De Niro ha monopolizzato l'attenzione negli ultimi giorni con il suo arrivo a Napoli, turista d’eccezione tra visite alla Sanità, Tesoro di San Gennaro e degustazioni locali, il suo storico doppiatore italiano Stefano De Sando ha ricevuto ieri sera, 28 luglio, il prestigioso “Landolfo d’oro – Premio Gregoretti” all’ottava edizione del “Comicron International short film festival”, diretto quest’anno da Enrico Caria e presentato da Rosaria De Cicco perché “artista di talento a tutto tondo, che nell’arte del doppiaggio, ha raggiunto le vette più alte, talvolta addirittura superando in bellezza, con la sua voce duttile e affascinante, le interpretazioni originali dei più grandi dividi Hollywood”. Il Festival, nato dall'idea del Maestro Ugo Gregoretti, scomparso nel 2019, ha visto tra gli altri ospiti premiati anche il collettivo The Jackal.
Il racconto di Stefano de Sando
Stefano De Sando ha raccontato il suo lavoro e soprattutto il suo particolare rapporto con Robert De Niro. L'attore è stato doppiato per la prima volta da lui nel 1986, nel film "Mission". Per quel personaggio interpretato da De Niro, completamente differente dagli altri, la direzione del doppiaggio decise di puntare su una voce diversa da quella di Ferruccio Amendola, che all'epoca era il doppiatore usuale dei film dell'attore.
Si doppiano i personaggi, non gli attori che li interpretano. In questo in Italia siamo i migliori del mondo. Ho avuto l’onore d’incontrare De Niro – dice ancora – tre anni fa per fare un servizio fotografico a Roma. Mentre salivamo in questo attico di un albergo, in ascensore mi dice ‘Speak, please’ e io gli risposi: ‘Parla sempre tu, perché se stai zitto, io non mangio. Non fare mai film muti’. Adesso lui è in giro in un panfilo di 70 metri per le più belle mete turistiche italiane, non so se riuscirò ad incontrarlo nella Capitale…
Stefano De Sando ha doppiato anche l'ultimo film di De Niro
Stefano De Sando ha appena finito di doppiare “Killers of the Flower Moon”, l’ultimo film diretto da Martin Scorsese, con Leonardo Di Caprio e Robert De Niro, in uscita al cinema il prossimo 19 ottobre. “Una storia drammatica che racconta del grande sterminio degli indiani d’America dal 1920 al 1929, quando i membri della Nazione Osage scoprirono che sotto la terra in loro possesso si nascondeva un incredibile giacimento di pretrolio e, appena la notizia diventa di dominio pubblico, molti di loro vengono uccisi o scompaiono. De Niro interpreta lo spietato proprietario agricolo William Hale, che organizza questo genocidio, in cui le donne venivano sterminate, facendole diventare insulina dipendenti, per poi ucciderle sbagliando le dosi. Un personaggio molto forte, che mi ha conquistato nel doppiarlo”.