Stefano De Martino sull’imitazione del GialappaShow: “Mi dipingono spocchioso, ma è una cattiveria che non ho”
Stefano De Martino ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera. Intervista firmata da Aldo Cazzullo e Elvira Serra nella quale risponde per la prima volta all'imitazione di Gigi (di Gigi e Ross) al GialappaShow: "Quella parodia mi fa molto ridere, mi regala una spocchia e una cattiveria che non ho". Proprio sull'imitazione di Stefano De Martino, Fanpage.it ha pubblicato questa mattina (a firma di Gaia Martino) una lunga intervista a Gigi e Ross che rivelano: "Abbiamo avuto il feedback di Amadeus".
Le parole di Stefano De Martino
Stefano De Martino ha spiegato che non si riconosce nella parodia di Gigi Esposito in GialappaShow: "Quella parodia mi fa molto ridere, mi regala una spocchia e una cattiveria che non ho. Cerco sempre di ridimensionare quello che mi succede". E sull'Auditel: "L’Auditel lo leggo al contrario: se facciamo il 25 per cento di share, diciamo che il 75 non ci ha guardato".
"Ad Amici mi sono montato la testa. Belen? La bellezza non è tutto"
Ma l'intervista nasconde anche altre due chicche. La prima: una confessione. Quando durante Amici iniziò a montarsi la testa: "In quel periodo ho avuto su me stesso pensieri fuori misura. Per fortuna subito dopo sono andato a New York, dove sono entrato in una compagnia di ballo, ed ero l’italiano che si distingueva perché non sapeva parlare bene l’inglese. È stato prezioso per ridimensionarmi". E su Belen:
Il fatto che sia stato sposato con una donna così bella ha creato attorno a me il falso mito che mi piace solo quel tipo di donna. Non è vero. Di lei mi affascinava la luce, l’ambizione, questa voglia di mondo che era la mia stessa voglia. Penso che tanti uomini, dopo, abbiano cominciato a sentirmi vicino perché in fondo io ce l’avevo fatta con mezzi limitati. Lei stava con Fabrizio Corona, un’altra generazione, un’altra vita: in teoria non c’era gara.
"Come l’ha conquistata?" è la domanda. La risposta: "Ballare insieme ha subito accorciato le distanze. È un peccato che oggi più nessuno balli un lento: sterno contro sterno, cuore contro cuore; si risparmia un sacco di tempo, l’invito a cena, l’approccio con il cuore in gola…".