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Stefania Rocca: “Sono incosciente e possessiva. Un traguardo essere ancora sposata con Carlo Capasa”

Stefania Rocca a Il Messaggero parla di sé, dei suoi lati caratteriali: “Sono un’incosciente, pensavo di calmarmi con l’età e invece non è andata così”. La promessa più importante che è riuscita a mantenere è il matrimonio: “Per me è un bel traguardo essere ancora sposata con Carlo Capasa”.
A cura di Gaia Martino
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Stefania Rocca si racconta in una lunga intervista a Il Messaggero. "Sono un’incosciente. Pensavo di calmarmi con l’età e invece non è andata così" ha dichiarato l'attrice 52enne ora a teatro con il musical Chicago. "Se non lo fossi non mi sarei lanciata in un’avventura come Chicago dove sono l’unica attrice in mezzo a un cast di super professionisti del musical. Però a me piace uscire dalla comfort zone, rischiare, e magari – anche sbagliando – fare un passo avanti e capire qualcosina in più di me. C’è addirittura chi mi dà della masochista". Al quotidiano ha parlato di sé, della sua carriera e del suo rapporto con il marito Carlo Capasa, padre dei suoi figli Leone Ariele e Zeno.

Le parole di Stefania Rocca

A Stefania Rocca non piace parlare di età e così a Il Messaggero ha commentato: "C’è sempre questa cosa di voler sottolineare l’età. Sono una boomer, è vero, e non mi piacciono le etichette. Servono solo a escludere.  Nessuno sa fermarsi con questi marchi da affibbiare e troppo spesso si finisce inevitabilmente per essere violenti. È arrivato il momento di ripensare ogni persona come un pezzo unico senza caratterizzazioni. E ricordarsi che siamo in movimento". In questi anni, ha raccontato, è stata "equivocata" e vittima di pregiudizi:

Da quando sono madre, ho sentito il peso di non esserlo esattamente come il ruolo tradizionale imporrebbe, cosa che mi ha fatto sentire un po’ in colpa. I miei due figli li ho quasi sempre portati con me in giro. Adesso, però, posso tranquillamente dire che ognuno può essere genitore come vuole perché il rapporto è talmente personale che ogni storia è unica. Non c’è una regola.

Capii di volere fare l'attrice quando aveva solo 7 anni, "sono andata via di casa senza avere le spalle coperte" e con fatica è riuscita a conquistare i suoi obiettivi. "Dopo l’esperienza fatta pochi mesi fa in teatro, dirigendo La madre di Eva, su un percorso di transizione da un genere all’altro, (ho avuto) l’esperienza della regia. Mi sono molto divertita, ho capito che ho la maturità giusta per portare gli altri verso una mia visione". Vorrebbe fare un film tratto dalla "Madre di Eva", ha raccontato, e oggi ci sta lavorando:

Ho scritto un soggetto che ha vinto un premio internazionale, cosa che mi ha dato un piccolo bonus per scrivere la sceneggiatura. Ci sto lavorando, devo consegnare il progetto a gennaio. Vediamo, incrocio le dita

Il rapporto con gli uomini e con il marito Carlo Capasa

Da giovane, Stefania Rocca si è ritrovata a dover vivere situazioni "in cui l'altro cercava di gestirmi". In tema relazioni tossiche e violenze, ha raccontato di aver avuto una storia con un uomo molto possessivo e geloso: "Poi quando ho capito che non ero io a scatenare tutto questo con i miei comportamenti, ma che il problema era suo, ne sono uscita". Ha rivelato di essere una donna "possessiva", ma la "vivo interiormente, senza darlo a vedere". "Quando  mi succede prendo e vado a fare due passi in giro. Di brutto, come a tante altre donne, da giovane mi è capitato spesso di non avere quella libertà di girare per strada in sicurezza. E di nascondermi". Il marito, Carlo Capasa, è la promessa che è riuscita a mantenere: "Sono cresciuta pensando che non mi sarei mai sposata. Ci ho messo tanto per cambiare idea e quindi essere qui, oggi, a parlare di quell’impegno promesso e mantenuto, per me è un bel traguardo. Mi piace".

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