Spot Esselunga, Roberto Vecchioni: “Più originale se in auto la bimba avesse trovato un’altra madre”
Lo spot pubblicitario di Esselunga, in cui i protagonisti sono una bambina e i genitori separati, aveva sollevato non poche polemiche nelle scorse settimane. Nel filmato, la piccola chiede alla madre di comprarle una pesca al supermercato per poi darla al papà una volta arrivata nella sua auto, fingendo che fosse stata la mamma a regalargliela. Se molti avevano criticato la scelta di affidare a una ragazzina il compito di aggiustare le cose tra i genitori, il creatore dello spot tv ha precisato che l'intento era quello di "raccontare un altro tipo di famiglia". In merito alla questione si è espresso anche Roberto Vecchioni durante l'ultima puntata di In altre parole, il programma condotto da Massimo Gramellini in onda su La 7.
Le parole di Roberto Vecchioni sullo spot di Esselunga
"Questa vicenda mi sta a cuore, mi piace questa descrizione della famiglia naturale, anzi culturale, che non va difesa", ha esordito il paroliere e scrittore, che nel programma veste i panni di un professore che ha il compito di fornire aneddoti e spiegare l'origine etimologica delle parole che emergono dalle discussioni proposte in puntata. Dopo aver spiegato la pronuncia corretta della parola pesca, Vecchioni ha fornito un altro spunto di riflessione: "Sarebbe stato molto più originale se la bambina avesse trovato nella macchina un'altra donna, un'altra madre, e avesse dato la pesca a lei. Oppure se con il padre avessero salutato insieme un altro padre alla finestra".
Vecchioni e la battaglia a favore dei diritti Lgbtq+
In un'intervista al Corriere della Sera, il vincitore di Sanremo 2011 aveva parlato delle sue emozioni dopo il coming out della figlia, sottolineando l'importanza di sostenere i diritti Lgbtq+: "L’amore è universale e ciascuno può fare le sue scelte. Francesca aveva 15 anni quando venne da me impaurita sussurrando ‘Papà ti devo dire una cosa’. Le chiesi: ‘Che c’è? Sei drogata? Ti sei innamorata di un assassino? No? Allora vaff****lo, mi hai fatto prendere un colpo". L'autore di Chiamami ancora amore ha confessato di aver sempre saputo l'orientamento sessuale della sua secondogenita, chiarendo di non averci mai badato: "Trent’anni fa, sono stato un anticipatore. Credo che l’amore sia universale. Ho accompagnato Francesca tre volte ad Amsterdam per la fecondazione assistita, alla fine sono arrivate due gemelline che oggi hanno 9 anni. So che lei l’ha fatto per me, perché voleva farmi diventare nonno. Poi anche Carolina ha avuto due figlie. Per tutte e quattro, sono un nonno che gioca tanto".