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Sidney Poitier stroncato da un’insufficienza cardiopolmonare, le cause della morte dell’attore

A distanza di quindici giorni circa arrivano maggiori dettagli sulle cause della morte del grande attore premio Oscar, scomparso il 6 gennaio a 94 anni.
A cura di Andrea Parrella
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La morte di Sidney Poitier ha lasciato un grande vuoto nel mondo di Hollywood e in tutti gli appassionati di cinema. L'attore si è spento all'età di 94 anni alcune settimane fa e in queste ore arrivano i dettagli sulle cause della morte. Stando a quanto contenuto nel certificato di morte, un insieme di fattori hanno portato al decesso dell'attore, la combinazione di un'insufficienza cardiopolmonare, un cancro alla prostata e l'Alzheimer di cui soffriva. Questo quanto comunicato dal Los Angeles County Department of Public Health, in un documento diffuso oggi da cui emerge che l'attore sia morto il 6 gennaio, ovvero un giorno prima che il suo decesso venisse reso pubblico.

La carriera di Sydney Poitier

Nato a Miami, trascorre la sua prima infanzia a Nassau per poi trasferirsi a New York dove frequenta una scuola di recitazione per interpreti di colore. Esordisce prima sul palco di Broadway, poi ad Hollywood, con il primo film ‘Uomo bianco, tu vivrai!’ Del 1950. Il suo grande anno però è il 1963, quando nei panni dell’operaio Homer Smith vince il premio Oscar come miglior attore, il Golden Globe e l’Orso d’Argento nel film ‘I gigli del campo’ diretto da Ralph Nelson. Pochi anni dopo è il momento de ‘La calda notte dell’ispettore Tibbs‘, ruolo che riprenderà negli altri capitoli della saga, e del cult ‘Indovina chi viene a cena?’, diretto da Stanley Kramer, con Katharine Hepburn, Katharine Houghton e Isabel Sanford.

L'Oscar alla carriera negli anni '90

Negli anni ’90 Poitier è nel cast del thriller ‘Sulle tracce dell’assassino‘, di Roger Spottiswoode e in ‘Nikita – Spie senza volto‘, di Richard Benjamin. Negli anni ’90 dirige ‘Papà è un fantasma‘, mentre nel 1992, è con Robert Redford, Dan Aykroyd e River Phoenix ne ‘I signori della truffa‘ e, 5 anni dopo, lo vediamo in ‘The Jackal‘, accanto a Bruce Willis e Richard Gere. L’ultimo film per il grande schermo è ‘L’ultimo fabbricante di mattoni‘, di Gregg Champion, del 2001. L’anno successivo, gli venne consegnato l’Oscar alla carriera.

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