Si riapre il caso Roman Polanski, la decisione del nuovo procuratore di Los Angeles
Stando a quanto riportato da Variety, il nuovo procuratore della contea di Los Angeles avrebbe accettato la richiesta di Roman Polanski di revisionare un documento che potrebbe dimostrare quanto la magistratura avesse infierito su di lui nel processo per stupro ai danni di una minorenne.
La riapertura del caso
George Gascón, questo il nome del nuovo procuratore, ha accettato che fosse trascritto un esame risalente al 2010 di Roger Gunson, che nel 1977 era il sostituto procuratore che si occupò del caso in cui il regista era accusato di aver abusato di una ragazzina che, all'epoca dei fatti, aveva solamente 13 anni. Polanski si era dichiarato colpevole, ma prima che potesse essere emessa la sentenza fuggì in Francia. Furono vani i tentativi di riportarlo in America, avanzati dai successivi procuratori e d'altra parte, nemmeno il regista riuscì ad archiviare definitivamente il caso prima di rientrare negli Stati Uniti. La decisione di Gascón, quindi, lascia intravedere la possibilità che il caso possa essere riaperto ed esaminato diversamente, dal momento che la narrazione attorno alla vicenda fu a dir poco faziosa.
Le altre accuse di violenza
Non è stata la sola accusa di violenza sessuale rivolta al cineasta. Nel 2019, infatti, il regista si ritrovò a fronteggiare delle nuove accuse di stupro da parte di Valentine Monnier. La donna fu violentata nel 1975, quando era una giovane fotografa, appena 18enne. In una lunga lettera pubblicata su Le Parisien racconta nei dettagli cosa accadde più di 40 anni fa, dichiarando di aver subito una violenza estrema e di non aver mai avuto rapporti di alcuni tipo con Polanski, né di natura professionale né sentimentale, prima di quell'incontro avvenuto poco dopo la maturità. Monnier dichiarò di essere stata aggredita, colpita e di aver ingerito anche una pillola, prima che lui abusasse di lei definitivamente, dopo aver ricevuto un primo no dalla ragazza.