Sharon Stone: “Il produttore Robert Evans mi chiese di fare sesso col co-protagonista di un film”
Sharon Stone ha raccontato durante una puntata del podcast di Louis Theroux, come durante le riprese del film Sliver le fu chiesto dal produttore, Robert Evans, di stare a letto con l'attore che all'epoca era il co-protagonista del film, affinché tra loro ci fosse più chimica. Un aneddoto che l'attrice aveva raccontato anche in un libro autobiografico, ma che era passato sotto traccia perché non aveva dichiarato apertamente l'identità delle persone coinvolte. Durante questa chiacchierata, però, è venuto fuori di nuovo.
La richiesta del produttore a Sharon Stone
Il magnate di Hollywood, Robert Evans, scomparso nel 2019 ad 89 anni, avrebbe chiesto all'attrice di trascorrere una nottata con Billy Baldwin, l'attore che recitava al suo fianco in Sliver, perché solo in questo modo avrebbero trovato una certa affinità. Nel podcast, stando a quanto riporta Variety, Stone così racconta l'accaduto:
Evans stava correndo per il suo ufficio con gli occhiali da sole spiegando che era andato a letto con Ava Gardner e che io avrei dovuto dormire con Billy Baldwin, perché così la sua performance sarebbe migliorata. Se fossi stata capace di andare a letto con Billy, avremmo avuto chimica sullo schermo e avremmo salvato il film. Il vero problema ero io perché ero così tesa, e non come una vera attrice che poteva semplicemente s….. e rimettere le cose in carreggiata. Il vero problema era che io ero così inibita.
L'umiliazione dopo Basic Instinct
Aveva parlato in termini disastrosi anche della sua esperienza sul set di Basic Instinct. L'attrice ha rivelato, infatti, di non essere stata avvertita dai produttori che, durante l'iconica scena dell'interrogatorio, le sue parti intime sarebbero state riprese. Precisando che anzi, le era stato assicurato che non si sarebbe visto nulla. Ma l'umiliazione più grande l'ha vissuta quando fu richiamata per vederlo: "Non da sola con il regista, come ci si aspetterebbe, vista la situazione, ma con una stanza piena di agenti e avvocati, la maggior parte dei quali non aveva nulla a che fare con il progetto. È così che ho visto le mie parti intime riprese".