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Sergio Solli, il commovente ricordo di Vincenzo Salemme: “Ti porti via le voci di tutti”

Il commovente e toccante ricordo di Sergio Solli scritto da Vincenzo Salemme: “Eduardo ti stimava molto. Ti porti via le voci di tutti”.
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Anche Vincenzo Salemme ha ricordato Sergio Solli, l'attore rappresentante della scuola eduardiana, morto all'età di 78 anni il 3 febbraio 2023. Il regista de L'amico del cuore ha condiviso con l'attore gli anni in compagnia con Eduardo De Filippo negli anni '70, quando il drammaturgo era al suo apice. I due avevano, in fondo, solo 9 anni di differenza e pertanto il rapporto che li ha tenuti legati era molto forte. Straordinario, toccante e vivo il ricordo di Salemme, dentro c'è tutta la difficoltà e la bellezza del lavoro dell'artista: "Ti porti via un milione di cappuccini bevuti quando il resto del mondo si siede per pranzo, un milione di partite a carte in camerini fumosi o in camere d’albergo, un milione di risate che ci facevi fare con i tuoi racconti. Ti porti via per sempre le voci di Linda Moretti, di Mario Scarpetta, di Luca De Filippo". 

Le parole di Vincenzo Salemme

Vincenzo Salemme ha pubblicato questo post su Facebook nella giornata della morte di Sergio Solli. Ha ricordato il primo incontro, ma è riuscito soprattutto a centrare un periodo fatto di successi, di sacrifici, di duro lavoro. "Eduardo ti stimava molto", ha scritto Salemme, "tu lo amavi tantissimo". 

Ti ho conosciuto quando avevo appena compiuto 18 anni, tu ne avevi 27. Con la tua giacca di velluto blu e una vivacità straripante portavi in dote la leggenda Eduardiana giunta al suo apice mondiale negli anni 70. Eduardo ti aveva affidato il ruolo del giovane violinista un paio di anni prima in una commedia molto particolare, “Il Monumento”. Avevi avuto molto successo. Eduardo ti stimava molto, tu lo amavi tantissimo. E grazie a te ho avuto il privilegio di lavorare anch’io con quel gigante. Ti ho voluto bene per la passione con cui hai lavorato sempre, per l’amore che hai saputo regalare agli amici e alle amiche. Per tutte e tutti noi eri Sergio. Sergio che, instancabile, organizzava le comitive, i sabati a piazza Amedeo. Te ne sei andato via in silenzio, forse stanco o forse un po’ deluso dalla vita, dalla quale, forse, ti aspettavi di più. Te ne vai e ti porti via per sempre tutte le voci, le parole e le emozioni che hanno segnato il mio incontro con il teatro che sognavo. Ti porti via un milione di cappuccini bevuti quando il resto del mondo si siede per pranzo, un milione di partite a carte in camerini fumosi o in camere d’albergo, un milione di risate che ci facevi fare con i tuoi racconti. Ti porti via per sempre le voci di Linda Moretti, di Mario Scarpetta, di Luca De Filippo. Mi lasci ancora, però, l’odore, il sapore e le lacrime dei ricordi. Sono così vivi in me che posso ancora vederli. Addirittura riesco ancora a sentirne il tatto. Addio, carissimo Sergio.

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