Selvaggia Lucarelli sull’intervista di Fedez a Belve: “Triste e volgare, mia ricostruzione è diversa”
Selvaggia Lucarelli, la giornalista che per prima accese i riflettori sulla vicenda che ha fatto da motore all’inchiesta avviata dall’Antiutrust conclusasi con la sanzione a Chiara Ferragni, commenta l’intervista rilasciata da Fedez a Belve a proposito dello tsunami che ha investito la vita della moglie dalla quale si è separato da qualche settimana. La giornalista non si addentra nel merito dei contenuti dell’intervista rilasciata a Francesca Fagnani che sostiene di non avere guardato per intero. Precisa, però, che alla luce delle informazioni raccolte sul caso, la sua ricostruzione dei fatti racconterebbe una realtà molto diversa da quella resa nota da Federico Lucia.
Selvaggia Lucarelli sull’intervista di Fedez a Belve
“Ragazzi, sono in viaggio. Non vedrò l’intervista, mi sono bastate le clip”, scrive la giornalista in una Instagram story in risposta a chi le aveva chiesto se avrebbe espresso il suo parere a proposito delle dichiarazioni di Fedez sulla crisi con la moglie Chiara Ferragni e lo scandalo pandoro, “Scop***, il sesso, io con la mia fondazione invece sono bravo, è colpa di Damato. Tutto molto volgare e triste. Venendo ai fatti, nel mio libro troverete una ricostruzione molto diversa di tutto. Ripeto, molto diversa”.
Che cosa ha detto Fedez a proposito dello scandalo pandoro
Nello studio della trasmissione di Rai2, Fedez ha affrontare marginalmente la questione dello scandalo pandoro, approfittandone per puntare il dito contro Fabio Maria Damato, General manager delle aziende di Chiara:
Ho scoperto la questione Balocco quando è uscita. È ovvio che inizialmente io stesso non l’abbia presa benissimo. Ho una fondazione e posso dire serenamente che è stata controllata dalla testa ai piedi. Ho sempre fatto beneficenza in un certo modo ed è emerso che quando faccio beneficenza io perdo soldi. Con LoveMi ho perso 1milione e 200mila euro. Quando scopro che quella cosa è stata gestita in questa maniera mi chiedo come sia possibile. Ho cercato di capire. Non voglio entrare nel merito ma voglio dire una cosa su Chiara. Io ho sempre voluto difenderla. […] Ci tengo a dire una cosa indipendentemente dalla vicenda giudiziaria: Chiara ha sbagliato e non lo dico in termini legali, si poteva gestire meglio. Ma una cosa so: sono sicuro che non ci sia cattiva fede, mi spiace perché lei ha deciso di prendersi tutte le responsabilità quando poteva e doveva spiegare che le responsabilità, se ci sono, non sono solo sue. Dei suoi manager? Di uno solo.