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Selvaggia Lucarelli: “Chiara Ferragni meno intelligente di Fedez ma più umana, a lui il ruolo del marito stava stretto”

Selvaggia Lucarelli commenta quanto accaduto negli ultimi mesi nella vita di Fedez e Chiara Ferragni: “Quando la luce della moglie si è spenta, lui è sparito. Credo temesse il contagio reputazionale”.
A cura di Stefania Rocco
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Dopo avere esaminato e descritto il fenomeno “Ferragnez” nel libro “Il vado di pandoro”, Selvaggia Lucarelli è tornata a parlare dell’ex coppia formata da Chiara Ferragni e Fedez. La giornalista è intervenuta in un episodio del podcast The BSMT per analizzare quanto accaduto nella vita dell’imprenditrice digitale e del rapper dopo che lo scoppio dello scandalo pandoro li ha investiti.

“I primi campanelli d’allarme con la festa al supermercato”

Non ho monitorato la coppia. Era impossibile non accorgersi di quello che facevano. Lo scoprivo aprendo i giornali, leggendo i siti, guardando Twitter o i social. Tutti i giorni c’erano cose che non mi convincevano”, ha raccontato Lucarelli, “La cosa che mi ha fatto scattare l’allarme arrivò durante il famoso compleanno di Fedez per festeggiare il quale Ferragni affittò un supermercato. La situazione degenerò perché cominciarono a lanciarsi cibo, gli amici postarono dei video e arrivarono le critiche. Fedez esce dal supermercato con Chiara e sua madre e, leggendo il labiale, si capisce che lui dice ‘Diciamo che diamo tutto in beneficenza’. Questa frase scopre un metodo che verrà applicato tantissime volte”.

“Fedez vampirizza ciò che gli sta intorno”

Le critiche più severe sono quelle rivolte a Fedez, descritto in più di un’occasione da Lucarelli come una falena attirata dalla luce altrui: “Mi aspettavo che la coppia saltasse. Fedez è un personaggio che vampirizza tutto ciò che gli gira intorno. Dopo lo scoppio del ‘pandoro-gate’ ha fatto 40 selfie con i personaggi più disparati nell’arco di una settimana: dal premio Nobel per la pace a Ibrahimovic. Persone alle quali sembrava volere in quel momento rubare un po’ di buona reputazione. La moglie lo illuminava, era sempre splendente, e quando la luce potente di Chiara Ferragni si è spenta di botto, la falena è sparita nel nulla alla velocità di un jet. Credo che Fedez temesse il contagio reputazione. Mi rendo conto di descriverlo come una persona cinica ma è difficile esprimere un giudizio più tenero quando scappi dall’unico momento professionale difficile della vita di tua moglie”. La giornalista ha rivelato inoltre di avere tentato di contattare Ferragni durante la stesura del libro per un’intervista che i legali dell’imprenditrice hanno rifiutato:

Ho provato a contattare Chiara Ferragni prima che uscisse il libro ma il suo avvocato mi ha risposto che non avrebbe rilasciato interviste e che mi sarei assunta la responsabilità di quanto avrei scritto. Fedez qualche volta l’ho sentito, abbiamo anche discusso su alcune questioni relative alla beneficenza. Dopo il ‘pandoro-gate’ ho scoperto che mi aveva querelata che lo aveva fatto molto tempo prima perché all’epoca del divorzio da Luis Sal avevo scritto che era stato simpatico, ironico e che Fedez si era comportato da bimbomim***. Adesso ci sarà questo progetto in cui si deciderà se ha subito un danno di immagine da questa parola.

Il ruolo di Fabio Damato: “Arroganza e ambizione”

Lucarelli ha inoltre esaminato il ruolo di Fabio Maria Damato, manager delle aziende di Ferragni, nella vicenda della beneficenza: “Quando sei amministratore delegato, non puoi dire che la colpa sia di qualcun altro ma posso dire che la figura di Fabio Damato ha fatto la differenza. Ha capito che c’era un vuoto in azienda che lui può riempire. Capisce che Chiara Ferragni non ama quella parte della sua professione. Sceglierlo è stato da un lato incredibilmente vantaggioso perché è stato lui a intuire che Chiara Ferragni poteva essere la vetrina di altri brand tanto che il fatturato diventa importante. Il problema è che lui, a un certo punto, si mette in testa che Chiara Ferragni abbia lo spessore e la cultura per poter diventare l’allieva migliore di Michela Murgia. Lì ci sono l’arroganza e l’ambizione che si scontrano con gli scarti strumenti di Chiara Ferragni”.

L’aggressione a Cristiano Iovino: “Fedez manipola l’informazione”

Infine, Lucarelli è tornata sulla figura di Fedez commentando quanto accaduto con il personal trainer Cristiano Iovino, aggredito sotto casa sua. Con Iovino, Fedez avrebbe stretto un accordo che ha chiuso la vicenda sotto il profilo legale:

Lì è tutto surreale. È un po’ il suo ‘pandoro’: dopo quella bugia, chi gli crede più? Ha detto che non c’era con spavalderia, guardando negli occhi i giornalisti con aria di sfida. Lì ho visto quanto è capace di mentire e quanto riesce a ribaltare i ruoli e a capovolgere le situazioni. È bravissimo a manipolare l’informazione. Lì ha peccato di arroganza. Non aveva valutato il fatto che le testimonianze dei vigilantes fossero tanto precise. Tra l’altro, è stato l’unico a essere riconosciuto. Dopo il ‘pandoro-gate’, Ferragni e Fedez stanno seguendo schemi diversi: lei vuole tornare a essere quella di prima, non ha tradito se stessa; Fedez lo ha fatto, in questi 7 anni ha interpretato un ruolo che probabilmente gli era scomodo e adesso intende tornare alle origini. Mi stupisce che lui, calcolatore com’è, non abbia valutato le conseguenze di un gesto del genere (la rissa con Iovino, ndr) a livello reputazionale. Per me è tutto sbagliato quello che sta facendo. Adesso vuole recitare la parte dello sbruffone che ti sbatte in faccia i suoi beni di lusso, la Ferrari, le serate con gli amici, la bottiglia da migliaia di euro. Non so dove voglia andare. Probabilmente è stato così tanto compresso che ad un certo punto il tappo è partito. Se con lui farei una chiacchierata? Credo che tra i due la più recuperabile possa essere lei, non mi piacerebbe parlare con lui. Lei la vedo più sprovvista di strumenti, forse meno intelligente, e non è un insulto, ma probabilmente più umana.

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