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Sabrina Salerno: “Non mi sono mai sentita figlia, mio padre non mi accettava. Ho fatto il test del Dna a 45 anni”

Sabrina Salerno è stata ospite dello show di Alessia Marcuzzi su Rai2, Obbligo o Verità, nel quale si è raccontata senza remore. La showgirl ha ricordato i suoi inizi nel mondo dello spettacolo, ha parlato del rapporto col suo corpo e, infine, dell’assenza del padre.
A cura di Ilaria Costabile
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Sabrina Salerno è stata ospite di Obbligo e Verità, il programma condotto da Alessia Marcuzzi su Rai2, nel quale si è raccontata senza remore, affrontando vari aspetti anche piuttosto delicati della sua vita, non soltanto professionale, ma anche privata.

Gli inizi per caso e il successo

La carriera nel mondo dello spettacolo, in realtà, non è stata una scelta consapevole, come racconta in una prima parte del programma, rispondendo ad una domanda che ha a che fare con il rapporto con la bellezza:

Ho iniziato a fare questo mestiere un po' per caso, non avevo il fuoco sacro dell'artista e della musica, poi invece la vita… ho preso questo autobus e sono salita. Avevo 16 anni, mi sono detta ci provo, non avevo niente da perdere. Piano piano ho cercato di creare il mio personaggio e non è stato facile: sono conscia di non essere Whitney Houston, ahimè, però oggi canto dal vivo in italiano, in inglese, in francese, in spagnolo. Mi sono tanto impegnata ma sono anche cosciente dei miei limiti

Da una casualità è però arrivato un successo incredibile negli Anni 80, che Sabrina Salerno ha saputo fronteggiare: "Con i piedi per terra e la testa sul collo, che è una cosa che ho sempre avuto. Credo di avere una saggezza innata. A 17 anni ero anche una stronzetta presuntuosa perché credevo di avere il mondo in mano, la vivevo con leggerezza". 

Alessia Marcuzzi e Sabrina Salerno
Alessia Marcuzzi e Sabrina Salerno

"Mi sento femmina e non mi sono mai sentita inferiore"

Alla domanda, postale dalla conduttrice, se negli anni si sia sentita più femmina o più femminista, la showgirl risponde con grande franchezza, sottolineando come le differenza di genere nel suo lavoro non siano mancate, ma questo non le ha impedito di essere una donna libera e di vivere liberamente le sue scelte:

Io mi sento femmina, sono felice di esserlo e non mi sono mai sentita inferiore a nessuno. Quindi ho una forte consapevolezza che ogni donna può fare del proprio corpo ciò che vuole. Il corpo è mio e lo gestisco io in modo libero. Quando noi donne lo facciamo a 30, a 40, a 50 anni poi non ne parliamo, si raccolgono un sacco di insulti. Se lo fa Lenny Kravitz un video nudo a 60 anni, arrivano solo commenti sul fatto che è un figo. Perché sugli uomini non c'è questa volontà di essere aggressivi verbalmente?

Non poteva mancare un tema come l'amore e Salerno confessa: "Quando ero piccola ero innamorata di Rita Pavone, Gianburrasca, perché credevo fosse un maschio, poi Miguel Bosè, il ricciolino di Laguna Blu". 

Il rapporto con il padre

Infine, tema delicato, quello dei rapporti familiari. In più occasioni, infatti, Sabrina Salerno ha raccontato di non aver mai avuto un rapporto con suo padre, se non negli ultimi anni della sua vita. Quest'assenza, però, è stata per lei significativa:

Non credo di essere mai stata figlia. Mio padre non mi ha mai accettata e aveva anche convinto mia sorella che io mi ero inventata la storia che fossi sua figlia. Invece proprio grazie a mia sorella, che mi ha cercato, ho fatto il test del dna e mi ha dovuto riconoscere. Avevo 45 anni quando ho fatto il test. Io l'ho perdonato, ho passato quattro mesi prima che morisse in cui l'ho chiamato papà, ma non ho la stima per lui. Un bambino che nasce non ha responsabilità.

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