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Rocco Siffredi dopo i casi di stupro: “Blocchiamo tutti i siti porno in rete, mi offro portavoce”

La star del mondo del porno sui casi di stupro degli ultimi giorni: “Serve un’educazione al sesso, dobbiamo agire subito. I ragazzi non sanno che quello che vedono nei film è pura finzione, persino le eiaculazioni sono finte”.
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In relazione agli ultimi casi di Palermo e Caivano, la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha proposto di vietare ai più giovani l'accesso ai video pornografici. Rocco Siffredi, star del genere, intervistato da Libero ha appoggiato la proposta: "Ho scritto alla ministra, dopo la sua dichiarazione". E poi spiega il suo punto di vista: "È da una vita che lo dico. Perché il problema si pone solo adesso?". Secondo la star dei porno "hanno permesso la proliferazione di siti pornografici in rete accessibili e gratuiti, fruibili con facilità da ragazzini giovanissimi" e questo avrebbe creato una generazione completamente allo sbando dal punto di vista sessuale.

"I ragazzi non sanno che quello che vedono è pura finzione"

Rocco Siffredi mette in guardia e avvisa: "I ragazzi pensano da soli di non essere in grado di soddisfare sessualmente la donna e quindi ricercano supporto e si muovono in branco. Ma questo non è da imputare solo alla pornografia, bensì a chi non dà la possibilità di spiegare loro che quello che vedono nei film hard è finzione. Qui sta il vero problema". E nel corso dell'intervista, svela tutti i trucchi del mestiere:

 Non sanno che ciò che vedono nei film è pura finzione. Che agli attori maschi vengono fatte punture. Che per garantire loro quell’erezione che può durare ore, gli vengono iniettate sostanze micidiali. Che le donne, le attrici, per non sentire dolore derivante dalla rigidità del membro dopato, vengono anestetizzate. Voglio dire ai ragazzi che quello che viene riprodotto nei film pornografici non rappresenta la realtà. Che persino le eiaculazioni sono finte: viene fatta l’iniezione di una sostanza bianca nell’uretra dei maschi».

La proposta: "Blocchiamo tutti i siti porno in rete, anche il mio"

La proposta di Rocco Siffredi è radicale: "Blocchiamo tutti i siti porno in rete. Se necessario, mi offro come portavoce e accetterei anche la chiusura del mio sito. Per aiutare i giovani questo e altro. Io mi sento un po’ responsabile di ciò che sta accadendo, più come padre che pornostar. Perché noi non siamo educazione sessuale. Non nasciamo per quello, nasciamo come intrattenimento". Il metodo da seguire, secondo Rocco Siffredi, non è una demonizzazione del porno, ma renderlo accessibile con la giusta consapevolezza: "Dobbiamo agire affinché i ragazzi non prendano neppure in considerazione l’idea di stuprare una donna. Intervenire dopo serve a poco. Cultura del rispetto, educazione sessuale e divieto di accesso libero alla pornografia".

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