Roberto Vecchioni piange per gli studenti manganellati a Pisa e a Firenze: “Non doveva succedere”
Roberto Vecchioni, ospite fisso del programma di La7 In altre parole, si è sciolto in lacrime dopo avere assistito agli scontri a Pisa e a Firenze dove la polizia ha manganellato degli studenti inermi durante i cortei pro Palestina. Il cantautore e professore trova inaccettabile quanto accaduto e, in studio, ha espresso la sua amarezza per le immagini che in questi giorni stanno causando indignazione.
Le lacrime di Roberto Vecchioni per gli scontri a Pisa e a Firenze
Nella trasmissione di La7, In altre parole, si stava parlando degli scontri a Pisa e a Firenze, che in queste ore hanno generato la ferma condanna del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Con i ragazzi, i manganelli esprimono un fallimento". Dopo che Massimo Gramellini ha trasmesso il video, Roberto Vecchioni ha pianto:
Non sono cose da vedere queste. Anzi si devono vedere, ma non sono cose che possono succedere. Non devono succedere, noi non siamo così.
Massimo Gramellini gli ha fatto eco: "Confesso che la prima volta che ho visto questo video, non ci riuscivo a credere. Mi sembra talmente sproporzionata la cosa".
Scontri a Pisa e a Firenze, il dibattito in tv
Massimo Gramellini, nella trasmissione In altre parole, ha rimarcato anche l'incoerenza di giudicare i giovani come indolenti, disincantati, disinteressati e poi "appena si alzano dal divano, si staccano dal cellulare ed escono di casa per andare in piazza, con i loro corpi a far sentire la loro voce su una questione che, giusta o sbagliata che sia, è lo Stato a sdraiarli per terra a colpi di manganello". Il conduttore del programma In altre parole ha anche rimarcato come sia dovuto intervenire il Presidente della Repubblica:
È toccato a uomo di 82 anni che di mestiere fa il Presidente della Repubblica a ricordare al governo che, usare i manganelli contro dei giovani che esprimono il loro dissenso in modo anche aspro ma non violento, è un fallimento.