Robert De Niro censurato di premi Gotham, tagliato il suo discorso su Trump e nativi americani
Durante la cerimonia di premiazione dei Gotham, prestigiosi premi cinematografici assegnati al cinema indipendente, Robert De Niro aveva preparato un discorso che, però, gli è stato modificato in corso d'opera. L'attore contestava l'ex presidente Trump e i revisionisti storici, che sminuiscono le responsabilità degli statunitensi nel genocidio dei nativi americani. Il divo, resosi conto che il suo testo era stato censurato, ha continuato a leggere il discorso dal cellulare.
Il discorso di Robert De Niro
Chiamato a ritirare il suo premio Robert De Niro, che insieme a Leonardo DiCaprio è stato protagonista di Killers of the Flowers Moon, l'ultimo film di Martin Scorsese, nonché il più politico della sua filmografia, secondo la critica, ha iniziato a leggere il discorso scritto di suo pugno affidandosi al gobbo. Una volta compreso che, però, il testo era stato cambiato si è interrotto dicendo: "L’inizio del mio discorso è stato modificato, tagliato. Non ne sapevo nulla. E voglio leggerlo". Un forte applauso ha accompagnato la dichiarazione di De Niro che, quindi, preso il cellulare dalla tasca ha continuato scagliandosi chiaramente contro chi ha permesso la mattanza dei nativi americani:
La storia non è più storia. La verità non è più verità. Anche i fatti stanno venendo sostituiti da versioni alternative alimentati da teorie del complotto e immondizie varie. In Florida, ai giovani studenti viene insegnato che gli schiavi sviluppavano competenze che potevano essere applicate per il loro beneficio personale. Nemmeno l’industria dell’intrattenimento è immune da questa malattia che si sta diffondendo. Com’è noto, quel gran signore di John Wayne disse che non credeva affatto che avessimo sbagliato alcunché nei confronti degli indiani nativi americani, sostenne infatti che c’erano moltissime persone che avevano bisogno di nuove terre e che gli indiani cercavano egoisticamente di tenerle per sé.
L'attacco a Trump
Il divo, quindi, continua il suo accorato discorso con una chiosa che interessa l'operato dell'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che attacca in maniera diretta e senza timori:
Mentire è diventato solo un altro strumento nell’arsenale degli imbroglioni. L’ex presidente ci ha mentito più di 30 mila volte durante i suoi quattro anni di mandato, e sta mantenendo il passo nella sua attuale campagna di ritorsione. Ma con tutte le sue bugie, Trump non può nascondere la sua anima. Attacca i deboli, distrugge i doni della natura e mostra disprezzo, ad esempio usando Pocahontas come un insulto”.