video suggerito
video suggerito

Renato Pozzetto e la malinconica lettera a Enzo Jannacci: “Tra poco sarò con te lassù”

La commovente lettera di Renato Pozzetto a Enzo Jannacci, nel decennale della sua scomparsa: “Quaggiù s’invecchia e la salute è un problema. Tra poco ci rincontreremo, e io sarò felice di stare con te. E tutto sarà come una volta, anzi meglio”.
3.051 CONDIVISIONI
Immagine

Una lettera commovente di Renato Pozzetto a Enzo Jannacci, scritta per il Corriere della Sera in occasione dell'anniversario – dieci anni –  della scomparsa del grande personaggio della cultura, della musica e dello spettacolo italiano. Enzo Jannacci morì il 29 marzo 2013 all'età di 77 anni a causa di un tumore. Renato Pozzetto è stato grande amico e partner del cosiddetto "Gruppo Motore" insieme a Bruno Lauzi, Lino Toffolo, Felice Andreasi e Cochi Ponzoni (con cui poi avrebber formato il duo Cochi e Renato). Nella lettera, Renato Pozzetto scrive che presto lo raggiungerà per suonare insieme a lui: "Quaggiù s’invecchia e la salute è un problema. Tra poco ci rincontreremo, e io sarò felice di stare con te. E tutto sarà come una volta, anzi meglio".

La lettera di Renato Pozzetto per Enzo Jannacci

Nella lettera per Enzo Jannacci, Renato Pozzetto si rivolge direttamente all'amico: "Qui sulla Terra solito casino…". Poi si raccomanda: "Quando arriverò dove sei tu, fatti trovare con pianoforte e chitarra". 

Ciao Enzo, come va?

Sicuramente dove sei tu va tutto bene. Qui sulla Terra solito casino…

Quelli del Corriere mi chiedono di parlare della nostra amicizia, io però sono un po’ in crisi con la memoria, sai? Dovresti aiutarmi un po’. Quaggiù s’invecchia e la salute è un problema. Tra poco ci rincontreremo, e io sarò felice di stare con te. E tutto sarà come una volta, anzi meglio. Lì c’è tutto e si può fare tutto e bene, proprio come facevi tu…

Mi manchi tanto. Mi manca sentirti cantare, quando mi facevi ascoltare le tue novità. O quando ci confidavamo speranze, desideri e quelle cose che pensano tutti ma che non si possono dire. Ti ricordi quando mi portasti a fare un giro all’Idroscalo, sulla tua barca a vela? Era febbraio, faceva un freddo della madonna, e noi eravamo vestiti come Roald Amundsen, l’esploratore, ma almeno lui aveva una tenda rossa.

Quando io arriverò dove sei tu, se Lui me lo permetterà (io ci spero perché non è che abbia fatto tante cazzate), fatti trovare con il pianoforte e la chitarra. So che lì ci sono strumenti della Madonna. E io vorrei cantare, sai? Qui, con tutto quello che succede, mi mancano voglia e occasioni. Già so che faresti un’altra bella canzone, di quelle che fanno piangere come una fontana, anche perché quaggiù, adesso, manca pure l’acqua e un po’ di umidità farebbe bene.

In questi giorni andrò a teatro, Elio (degli Elio e le Storie Tese) parlerà di te e canterà le tue canzoni, lui è bravo e lo spettacolo sarà bello. Al teatro Lirico, dedicato al tuo amico Gaber, si sono dimenticati di te! Non prendertela, sono cose che succedono in questi tempi. Ora penso di averti rotto le balle e allora ti saluto.

Ciao Enzo, un abbraccio forte, e un bacino.
Ci vediamo presto. Saluti.
Renato

Il sodalizio

Il duo "Cochi e Renato" ha sempre lavorato sinergicamente con Enzo Jannacci. Con lui, sono state scritte le canzoni più belle e famose del duo: La gallinaCanzone intelligente e soprattutto E la vita, la vita. I tre si legano a momenti di televisione e di spettacolo che sono nella storia dell'intrattenimento del nostro Paese.

3.051 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views