Re Carlo nega ad Archie e Lilibet il titolo di Altezza Reale, Harry e Meghan sarebbero furiosi
I figli di Harry e Meghan non potranno essere chiamati col titolo di “Altezza Reale”. Lo ha stabilito Re Carlo III, con la motivazione ufficiale di "snellire un eccessivo affollamento di titoli" nella Royal Family. Nonostante la morte della Regina Elisabetta abbia reso Archie e Lilibet i nipoti diretti del Re e dunque principi, i due piccoli figli dei duchi di Sussex non godranno dei privilegi riservati al titolo e tra le fonti di Palazzo si vocifera già di un possibile sgarbo da parte del Re.
I figli dei Sussex non godranno dei privilegi reali
Stando alle indiscrezioni pubblicate dal Sun, Re Carlo sarebbe già pronto a firmare il documento di revoca del trattamento di Her/His Royal Highness ai due nipotini dal momento che, di fatto, non saranno mai “working members” di Buckingham Palace. Con l’ascesa del nonno sul trono, Archie e Lilibet sono diventati a tutti gli effetti principe e principessa, ma emanando il provvedimento noto come Letter Patent, Re Carlo ha impedito loro di trarre profitto dai titoli di Sua Altezza Reale.
Ciò significa che per legge non avranno diritto ad usufruire di fondi pubblici e della protezione della polizia. Il gesto del nuovo sovrano comunque, se confermato, non sorprenderebbe più di tanto se si pensa che dello stesso trattamento è stato anche il principe Harry quando ha deciso di allontanarsi dalla famiglia reale, ma quel che è certo è che il caso si prospetta come un’ulteriore spaccatura tra la Corona e i duchi di Sussex.
Come hanno preso la notizia Harry e Meghan
Secondo il Sun infatti Harry e Meghan sarebbero furiosi per il provvedimento del Re nei confronti dei loro figli e non sarebbe mancata un'accesa lite tra i Sussex e il nuovo Re sull'assegnazione dei titoli. La questione infatti è sempre stata particolarmente a cuore a Meghan Markle, che già nell’intervista bomba rilasciata ad Opera Winfrey aveva già lamentato la privazione del trattamento per il piccolo Archie, temendo per la sicurezza del bambino. Al tempo stesso le sue dichiarazioni erano suonate come l’accusa di un trattamento diverso per il piccolo "perché di razza mista".