video suggerito
video suggerito

Pietro Castellitto ricorda Adamo Dionisi: “È stato il più grande attore con cui abbia mai lavorato”

Il regista di Adamo Dionisi nel film Enea ricorda l’attore prematuramente scomparso: “Nell’esempio di una vita che si scompone fino alla genesi di un enorme talento, vive il suo trionfo”.
24 CONDIVISIONI
Immagine

Una delle ultime apparizioni di Adamo Dionisi è stata quella in Enea di Pietro Castellitto. Il personaggio di Giordano, "un deviante sociale ma poetico da morire" definito dallo stesso Dionisi, il narcos un po' paterno che affronta con il protagonista del film una riflessione sulla vita e sull'amore, è forse uno dei migliori di una carriera che gli ha regalato la fama soprattutto per Suburra. Proprio Pietro Castellitto, uno dei suoi ultimi registi, lo ha ricordato nella notte con un video su Instagram che mostra i dietro le quinte delle riprese di Enea: "È stato il più grande attore con cui abbia mai lavorato". 

Le parole di Pietro Castellitto

Pietro Castellitto sottolinea: "Nell’esempio di una vita che si scompone fino alla genesi di un enorme talento, vive il suo trionfo". Il vissuto di Adamo Dionisi era unico: capo ultras degli Irriducibili (Lazio), arresti per storie di droga e risse, poi la scoperta del teatro in carcere e la rinascita. "Il suo talento non pretendeva applausi, per questo era così “vero”. Il narcisismo è da viziati. E Adamo non era viziato", ricorda ancora Castellitto.

È stato il più grande attore con cui abbia mai lavorato. Non c’era atto né parola che passando da lui non trovasse piena dignità. Aveva il ritmo nel respiro, e sapeva raggiungere il dolore col minor fiato possibile. La strada verso l’emozione era in lui sempre dritta, per questo era così “naturale”. E il suo talento non pretendeva applausi, per questo era così “vero”. Il narcisismo è da viziati. E Adamo non era viziato. Ogni suo gesto era una parabola, come quando prima di cominciare a parlare, per un attimo, guardava il soffitto con grazia e dolcezza. Forse perché i ricordi erano troppi, o forse perché la fatica è donna.
Nel rammarico di un artista che avrebbe meritato di più, muore la nostra innocenza.
Nell’esempio di una vita che si scompone fino alla genesi di un enorme talento, vive il suo trionfo. Per Adamo. 🖤

24 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views